1° maggio: a Padova il corteo contro le guerre e il carovita, per la giustizia climatica e sociale

2 / 5 / 2022

Il 1° maggio a Padova è stato “contro le guerre e il carovita, per la giustizia climatica e sociale”. Il corteo, partito dal Cavalcavia Borgomagno e giunto al Parco Milkovich, ha attraversato le strade principali del quartiere popolare Arcella e si inserisce all’interno della campagna cittadina contro il carovita portata avanti da diverse realtà politiche e sociali, molte delle quali svolgono il proprio intervento proprio all’interno del quartiere.

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La manifestazione ha toccato alcuni punti chiave di questa drammatica fase storica: disarmo, welfare, reddito garantito, salario minimo, una transizione ecologica sottratta alle logiche del “capitalismo green”. In particolare è stata affrontata la questione delle spese militari, che dallo scorso 2 Aprile toccano la soglia dei 104 milioni di euro al giorno con l’obiettivo di raggiungere il 2% del PIL entro il 2024, tenendo fede alla richiesta dei vertici NATO: «vogliamo che siano tagliati i fondi alla guerra e che ci siano maggiori investimenti nella scuola, nella cultura, nella sicurezza comune, nella vita della collettività, nel welfare e nell’ambiente!».

Tra i temi toccati quello di reddito e salario minimo, visto che l’Italia è tra i Paesi europei che ha visto il potere d’acquisto dei salari maggiormente diminuire negli ultimi anni, segno di una scarsa attenzione dei governi che si sono succeduti sui diritti e le tutele sociali.

Il tema dei turni massacranti mal retribuiti è condizione comune, in particolare per quei settori che storicamente sono meno tutelati, come i servizi fiduciari.

Al centro della discussione anche il tema della casa, diventato sempre più angosciante per milioni di persone che in questa fase di impoverimento di massa si trovano a fare i conti con affitti esorbitanti e spese insostenibili. Per questa ragione l’occupazione a scopo abitativo dei tanti stabili vuoti diventa, oltre che una necessità, anche una pratica di riappropriazione indiretta di reddito.

Tra gli interventi viene riportato all’attenzione anche il tema dell’alternanza scuola-lavoro, che negli scorsi mesi è costato la vita a due giovanissimi studenti.

Anche in ambito universitario le cose non vanno meglio, con un’università che si trasforma sempre più in un modello aziendale ed è sempre meno attenta alle esigenze di studentesse e studenti.

Una giovane di Fridays for Future sottolinea come le lotte del mondo del lavoro devono intrecciarsi sempre di più con quelle ecologiche.

Nella situazione drammatica che il corteo di ieri ha raccontato in tutte le sue sfaccettature, «è necessario creare campagne sociali, come quella contro il carovita, che ci diano la possibilità di organizzarci dal basso».

Infine la questione dello spettacolo e della cultura, sollevata dalle Maestranze dello Spettacolo, impegnate in una campagna a fianco di altre associazioni cittadine per chiedere trasparenza nei bandi pubblici e nei finanziamenti destinati a questo settore.

Radio Sherwood ha prodotto un podcast di approfondimento sulla giornata di mobilitazione del 1 Maggio a Padova, clicca qui per ascoltarlo.