Anche a Reggio Emilia questa mattina,
in connessione diretta con tante città d'Italia, come studenti siamo
scesi in piazza per aderire alla giornata di mobilitazione nazionale
del 10 Ottobre; la prima data di questo autunno caldo, scelta da
tutte le collettività in movimento per opporsi e respingere la
riforma della “Buona Scuola” elaborata da Renzi e dal Ministro
Giannini.
Come è stato urlato oggi durante i numerosi blocchi di
strade e arterie, non vogliamo e non possiamo permettere che la nuova
riforma, direttamente collegata con quelle approvate negli ultimi
anni, passi e si vada così a costituire un sistema formativo
elitario e privatizzato fondato sulla scuola-azienda, che nega
l'accessibilità ai saperi e sintetizza lo studente ad un mero
contenitore di nozioni, acritico, educato e preparato all'immissione
nel mondo del lavoro sfruttato e precario.
Questa è la realtà
dei fatti e ora più che mai vogliamo porre in mezzo a queste
politiche scellerate i nostri corpi e le nostre menti, per liberare
le scuole dalle logiche di mercato, perchè vogliamo poter essere
delle moltitudini libere e pensanti, perchè crediamo che la
biodiversità all'interno dei luoghi d'istruzione sia una grande
ricchezza che non faremo svanire.
Dopo esserci spostati dal Polo
Scolastico, ci siamo diretti in viale Piave luogo in cui a Gennaio è
morto Sylvester, lo studente di quattordici anni deceduto per la
situazione di insicurezza del trasporto pubblico. Oltre ad aver
ribadito, che a distanza di mesi, la giustizia per cui più volte
abbiamo manifestato come studenti anche insieme alla famiglia e agli
amici di Sylve non è stata ancora fatta, si è voluto denunciare
nuovamente la grave inefficienza del servizio offerto da SETA spa, e
l'esponenziale aumento di controllori sui mezzi che in ogni orario
producono tensioni e intimidazioni nei confronti di chi viene trovato
sprovvisto del titolo di viaggio, ormai troppo costoso.
Il corteo
ha proseguito in centro storico dove abbiamo parlato di diritto alla
città,un diritto che a Reggio non viene percepito dai più
giovani,che si ritrovano a girare per piazze vuote piene di centri
commerciali e locali, ma prive di spazi di aggregazione e socialità
che sono fondamentali se si vuole ridare vitalità ad una Reggio
sempre più morta e segregata. Proseguendo abbiamo voluto esprimere
solidarietà e complicità con il popolo kurdo, che in questi giorni
a Kobane sta lottando duramente per difendere le proprie vite
dall'islamizzazione che l'ISIS vuole portare con i suoi attacchi.
La
giornata di lotta di oggi, ha portato con se tanti temi e tanta
voglia di continuare a mettere in gioco il nostro tempo e le nostre
energie per essere sempre in di più e consapevoli delle difficoltà
che abbiamo davanti, e organizzare insieme, uniti pratiche di
riappropriazione e di espressione di ciò che pensiamo e che siamo.
Lo faremo a partire da noi stessi,dalle nostre scuole, da domani ai
prossimi mesi, passando per la giornata del 16 Ottobre, giornata di
sciopero nazionale della logistica e per il 14 Novembre con lo
sciopero europeo, in cui ci ritroveremo ancora una volta in tante e
tanti ad occupare le piazze e a rivendicare quei diritti che vanno
dalla scuola al lavoro, dalla casa al reddito e che ogni giorno pezzo
dopo pezzo ci vogliono sottrarre.
TUTT* LIBERI
TUTT*
UGUALI
TUTTO GRATIS
Studenti Autorganizzati Reggio Emilia
#10O - Reggio Emilia - Ribelli a vita contro chi specula sulle nostre vite!
Comunicato del collettivo Studenti Autorganizzati a conclusione della mobilitazione nazionale contro la riforma di Renzi e Giannini
10 / 10 / 2014
Articoli correlati