Oggi, 11 Ottobre 2013, è
stata la prima grande giornata di mobilitazione studentesca in
moltissime città d'Italia.
Come studenti, abbiamo scelto di
scendere in piazza per rivendicare la possibilità di avere accesso
ad un'istruzione migliore, che sia veramente garantita ed accessibile
a tutti. Al centro della protesta studentesca il boicottaggio e
l'abolizione delle prove invalsi: test, che minacciano gravemente il
ruolo della scuola.
Infatti, questi, valutano gli studenti non tenendo conto del percorso scolastico di ogni singolo o dei problemi dell'intera classe, ma solo di dati puramente nozionistici. Noi vogliamo promuovere una scuola diversa, che si preoccupi prima di tutto della crescita e dello sviluppo personale.
Un altro messaggio forte che abbiamo voluto lanciare, nella mattinata di oggi, è stato quello di invitare il governo ad investire nell'edilizia scolastica poichè la situazione nei nostri istituti è diventata ormai un'emergenza sicurezza!
Inoltre stamattina abbiamo voluto denunciare la vergognosa situazione dell'aumento del costo dei libri di testo, che siamo costretti ad affrontare ogni anno a Settembre. Non è possibile che la cultura passi attraverso meccanismi speculativi di case editrici che aumentano ogni anno il costo dei testi scolastici.
Anche per quanto riguarda i trasporti abbiamo lanciato un chiaro messaggio: non è possibile che ogni anno il costo di biglietti ed abbonamenti cresca e le corse diminuiscano!
Non siamo scesi in piazza solo come studenti, ma anche come cittadini, ricordando la tragedia successa pochi giorni fa a Lampedusa. Vogliamo promuovere una società multiculturale ed aperta all'accoglienza.
Ogni protesta ha assunto diverse caratteristiche nelle varie città:
PADOVA Bianca del Coordinamento Studenti Medi: "Il corteo parte alle 9.30 da Piazza delle Erbe, appena arrivati in piazza dei Signori segnaliamo la sede dell'Aps con la scritta "Riducete il costo del biglietto, aumentate le corse". In Prato della Valle il corteo autorizzato dovrebbe finire, ma noi non ci accontentiamo, siamo ancora pieni di messaggi da lanciare alla città e decidiamo di proseguire. Superato il tentativo di blocco della polizia proseguiamo per via del Santo. Arrivati davanti alla Prefettura vestiti con tute firmate "boycott invalsi" abbiamo contestato questi test appendendo e lanciando contro la Prefettura delle prove fittizie. In fine abbiamo lasciato lì davanti una cariola di macerie per denunciare la gravosa situazione dell'edilizia scolastica. Continuando fino a corso Milano, arriviamo davanti alla Mondadori che chiudiamo simbolicamente per lanciare il progetto "Book in Progress". Il corteo finisce in piazza Garibaldi lanciando l'assemblea del 17 al CSO Pedro."
VICENZA Marco : "A Vicenza siamo scesi in piazza ed eravamo in un migliaio per dire no ad una scuola che punta ad omologarci attraverso le prove invalsi, ad una scuola che ci "educa" portandoci in gita dentro alle basi militari, per ricordare agli enti che gestiscono il trasporto pubblico che non è ammissibile aumentare i prezzi dei biglietti senza migliorare minimamente il servizio e per ricordare alla prefettura le promesse già fatte nello scorso anno riguardo all'edilizia scolastica che non sono mai state mantenute. Un altro sanzionamento voleva essere fatto davanti alla prefettura presentandogli i calcinacci e le macerie presenti nelle nostre scuole, visto che gli istituti scolastici non sono ancora stati messi in sicurezza, ma al nostro arrivo la polizia che presidiava la prefettura ha imbracciato scudi e manganelli e si è preparata a caricare gli studenti. "
TREVISO Raffaella: "oggi, il coordinamento degli studenti medi di treviso è sceso in piazza rivendicando il diritto fondamentale di ogni studente: il diritto allo studio. Circa mille studenti hanno manifestato a fianco a noi in uno scenaro di striscioni, fumogeni, musica ed interventi riguardanti l'edilizia scolastica, il caro libri, le vittime di tutte le poliche discriminatorie e fasciste ( chiedendo l'abrogazione della legge Bossi-Fini) le prove invalsi e la possibilità di accedere ai trasporti ad un minor costo. Tutte queste tematiche sono state rivendicate durante una serie di iniziative, in particolar modo durante la parte di corteo non autorizzato, nel quale abbiamo ribadito il concetto dell'accessibilità alle nostre piazze e a tutti gli spazi della nostra città. Nonostante il comportamento oppressivo delle forze dell'ordine che puntualmento hanno scortato il corteo, siamo andati avanti senza fermarci! Questa mobilitazione è solo una prima fase del percorso politico di quest'anno che ci vedrà particolarmenti operativi nel tema delle prove invalsi ( approvate ed introdotte negli esami di stato delle scuole superiori) e nella lotta contro ogni forma di discriminazione fascista e raziale, che 20 anni di amministrazione leghista hanno purtroppo lasciato nella nostra città. Continueremo a manifestare, continueremo ad alzarci ed urlare il nostro dissenso perchè è giunta l'ora che gli studenti ritornino protagonisti per cambiare un'Italia dilaniata. Questo è solo l'inizio.. "
VENEZIA Elisa: "Oggi più di 2000 studenti hanno aderito alla manifestazione partita da piazzale Roma alle ore 9.00, il corteo ha percorso tutta strada Nuova fermandosi per svolgere azioni di sanzionamento: il palazzo della regione e la libreria Giunti sono stati scelti come luoghi simbolo per contestare il caro-trasporti, il caro-libri e il sempre più difficile accesso alla cultura. Muniti di tute bianche e colla abbiamo attaccato dei cartelli all'ingresso dei suddetti edifici. In campo San Geremia davanti alla sede RAI si è svolto un flash-mob in cui un centinaio di studenti con tute bianche e fogli con le X davanti al viso hanno espresso il loro dissenso alla somministrazione dei test invalsi.
Arrivati in campo S. Bortolo abbiamo deciso di non fermarci al comizio sindacale ma di proseguire verso il ponte dell'accademia dove abbiamo lanciato dei petali per ricordare la tragedia di Lampedusa chiedendo a gran voce il ritiro della legge razzista Bossi-Fini. Infine abbiamo occupato le gallerie dell'accademia ottenendo così l'ingresso gratuito alla mostra per tutti.
Quella di oggi è stata la prima grande iniziativa dell'anno scolastico molto partecipata e ricca di contenuti, ma questo è solo l'inizio di una grande stagione di lotte e manifestazioni per richiedere l'immediato ritiro della riforma Gelmini e delle prove invalsi chiara espressione di un governo antidemocratico come quello Letta-Alfano."
RIMINI:
"Oggi come in tante altre
città dell’Emilia Romagna e del nord est, anche a Rimini quasi
duecento studenti sono scesi in piazza per rivendicare i propri
diritti ed una scuola all’altezza delle proprie aspettative, tanto
culturalmente quanto strutturalmente.
Il corteo parte dall’Arco
d’Augusto, i primi interventi contro la militarizzazione delle
strade, contro la polizia che ci pedina e che non ci ha permesso di
passare davanti alla prefettura.
Proseguendo per i Bastioni
Orientali e arrivando fino all’incrocio di via Roma con via Dante
gli studenti bloccano le strade denunciando ancora una volta il
carolibri, i test invalsi, gli eccessivi costi per una mobilità
scadente e gli edifici scolastici che cadono a pezzi.
Arrivati
davanti alla stazione flash-mob contro i test invalsi, tutti con un
foglio con una grande X davanti al volto: Gli studenti non sono
numeri, non sono le X su delle impersonali e antidemocratiche prove
invalsi!!
Cori e interventi sull’antifascismo, per sottolineare
ancora una volta che fascismo, razzismo, sessismo, xenofobia e
qualunque altra discriminazione non sono e non saranno mai accettati
all’interno delle scuole.
Proseguendo verso Borgo Marina alla
rotonda con via Giovanni XXIII gli studenti si fermano in sit-in per
ricordare la strage di Lampedusa e su come ai fratelli migranti grava
ancor di più sulle spalle il peso di questa crisi.
Percorrendo
via Giovanni XXIII i ragazzi denunciano i registri elettronici e le
mille telecamere, acquistate invece di garantire scuole sicure,
laboratori forniti ed una didattica di qualità.
Passando per via
Gambalunga gli interventi si susseguono, il corteo avrebbe dovuto
terminare in piazza Cavour, ma infrangendo le prescrizioni inutili ed
insensate della questura gli studenti si non ripresi piazza Tre
Martiri, dove il 24Novembre scorso dei fascisti di FN tentarono di
staccare la targa dedicata ai tre giovanissimi partigiani uccisi in
quella piazza."
TRIESTE Carlo: "Come nel resto d'Italia, oggi 11 ottobre, anche noi siamo scesi in piazza contro un sistema scolastico ormai fallace da tempo, per rivendicare i nostri diritti di studenti e cittadini. Nemmeno i poliziotti, o la pioggia ci hanno impedito di esprimere il nostro dissenso verso tutte quelle politiche che ci stanno negando un futuro degno."
TRENTO
CRONACA COMPLETA DELLA MANIFESTAZIONE
REGGIO-EMILIA
BOLOGNA
Quasi 2000 gli studenti in piazza oggi a Bologna sotto lo slogan 'La tranquillità è importante ma la libertà è tutto!'.
Corteo indetto dagli Studenti medi autorganizzati che, si legge nel volantino distribuito, ' non è una sigla, un partito, un sindacato, un collettivo. Studenti medi autorganizzati è un modo di essere di chi va a scuola, discute, si organizza, protesta, occupa, autogestisce'.
Il corteo ha toccato punti sensibili come la Prefettura, ricondando le morti di Lampedusa, Banca Italia, contro crisi e austerity e piazza Cavour, perchè Bologna è antifascista!
La manifestazione, dopo un passaggio ai giardini Margherita, si è conclusa a Làbas Occupato.
CRONACA E MULTIMEDIA DELLA GIORNATA
Coordinamento Studenti Medi Padova, Coordinamento Studenti Medi Treviso, Coordinamento Studenti Medi Venezia-Mestre, Coordinamento Studenti Medi Vicenza, Collettivo Studentesco Rimini, Studenti Autorganizzati Reggio-Emilia, Coordinamento Studenti Medi Trieste, Coordinamento Studenti Medi Trento, Studenti medi autorganizzati Bologna