#12O #Ribelli a Roma

Oggi a Roma in difesa dei beni comuni e verso la manifestazione nazionale del 19 ottobre: azioni, occupazioni e stand-up di protesta

12 / 10 / 2013

#12O, ovvero una giornata di conflitto attorno ai nodi del diritto alla città e contro la speculazione immobiliare che da anni tiene Roma in ostaggio.

In migliaia in tarda mattinata hanno occupato sei stabili abbandonati per rivendicare il diritto all’abitare e ad una vita dignitosa. Il Coordinamento di lotta per la casa, ha occupato in via Curtatone, nei pressi della stazione Termini. Circa seicento rifugiati sono entrati nell’ex Agenzia per la protezione dell’ambiente, ormai abbandonata, per trasformarla in uno spazio abitativo. A pochi metri anche i Blocchi Precari Metropolitani hanno occupato uno stabile a Piazza Indipendenza: l’ex Hotel Salus. All’incirca nello stesso momento si è svolta l’invasione dell’Area di Ligresti a Casal Boccone. La neonata RAM ha invece occupato due palazzi in via Tiburtina, uno di proprietà dell’AVIS, l’altro appartenente al Ministero delle Finanze. Successivamente è stata occupata anche una chiesa abbandonata a Tor Sapienza. Action ha invece occupato uno stabile in zona Ponte di Nona e l’ex dogana in via dello Scalo di San Lorenzo. L’ex dogana è stata poi abbandonata dagli occupanti, che si sono diretti in corteo verso un altro edificio in via di Santa Croce in Gerusalemme, tentando di occuparlo. Al momento dell’ingresso una violenta carica della polizia in assetto antisommossa ha costretto gli occupanti a barricarsi all’interno dell’edificio, provocando diversi feriti.

Nel quartiere di San Giovanni, a piazzale Appio, su ispirazione delle mobilitazioni dei mesi scorsi a Istanbul a Gezi Park, è stato realizzato uno stand up di protesta, da parte delle realtà del quartiere, contro i lavori della Metro C. Mentre un gruppo era impegnato nell’esibire i cartelloni e nel distribuire volantini informativi, è stato srotolato uno striscione con lo slogan della protesta: “Fanno il deserto e lo chiamano metro C #12O #ribelli”. L’azione, simbolica e pacifica, è stata realizzata da un gruppo di comitati e cittadini in seguito all’assemblea pubblica svoltasi nei giardini di piazzale Metronio venerdì 11 ottobre. “La data del 12 ottobre è stata scelta per confluire nel contesto più generale delle altre mobilitazioni territoriali previste in questa stessa data in tutta Italia e che, come in questo caso, denunciano gli impatti devastanti delle grandi opere” si legge nel comunicato dell’iniziativa.

Contro discariche ed inceneritori e per una gestione partecipata del territorio, una grande biciclettata si è svolta dalla discarica di Albano al sito della nuova discarica di Falcognana, con l’intento di unire simbolicamente due territori che si battono contro le mafie dei rifiuti. L’iniziativa è poi terminata con un’assemblea. Un’altra biciclettata ha attraversato questa mattina la zona di Piramide per rivendicare il rispetto della volontà popolare espressa dai referendum del 2011. Sulle impalcature intorno alla Piramide è stato appeso uno striscione con su scritto “ACEA basta distacchi contro i soprusi siamo tutti #Ribelli”.

All’interno del Mercatino terra/TERRA di Largo Spartaco organizzato insieme al CSOA Spartaco ed al GASPERIX si è svolta invece un’assemblea dal titolo: “Campagne e Città insieme per la difesa dei territori”. Un’assemblea che ha discusso il tema delle privatizzazioni dei beni comuni quali, l’acqua, l’energia , la terra, la casa, la salute, l’istruzione, e di come, attraverso la loro espropriazione, si alimentino i circuiti speculativi e i profitti privati.

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