#16n Dalle Marche a Pisa in difesa dei beni comuni

Dentro le mobilitazioni del 16 novembre, i Centri Sociali delle Marche a Pisa per la riconquista dell'ex-colorificio

12 / 11 / 2013

Sotto la morsa dell’austerity e della crisi, la politica continua a svendere il patrimonio pubblico ai privati, tentando poi di ridurre a problemi di ordine pubblico tutti quei percorsi autorganizzati che costruiscono una risposta dal basso per un'alternativa possibile.

Nel nostro quotidiano, nelle Marche, difendiamo i beni comuni producendo spazi di libertà ed esperienze di cooperazione sociale, aggregando bisogni e nuovi diritti. Nei centri sociali occupati e autogestiti delle nostre città, come d’altronde in tutti gli altri nel resto d’Italia, tantissimi sono i progetti che rispondono ad esigenze sociali. Nonostante questo, anche nel nostro territorio, gli spazi sociali si trovano continuamente sotto minaccia di sgombero.

Deve essere chiaro che respingeremo con determinazione ogni tentativo di imbavagliare e reprimere quei percorsi di autonomia e libertà rappresentati dalle esperienze sociali di autogestione e occupazione.

Per queste ragioni sabato 16 novembre saremo a Pisa, dalla parte di chi costruisce l'alternativa, in difesa dei beni comuni e per la riconquista dell'Ex Colorificio.

L’esperienza di Pisa è un catalizzatore di sogni e rivendicazioni: uno spazio occupato divenuto bene comune per le attività che vi vengono svolte, per le diverse relazioni sociali e produttive che si instaurano al suo interno. Dall’occupazione fisica di uno stabile abbandonato dalla multinazionale di vernici, questo spazio si è trasformato in perno di relazioni sociali e produttive che hanno portato alla costruzione dello sportello migranti, della radio, della palestra di arrampicata, della ciclofficina e del gruppo di artigiani.

Saremo a Pisa per difendere tutti gli spazi sociali, luoghi di vita collettiva, di cultura, di costruzione di nuovi diritti che parlano il linguaggio di un'alternativa possibile al mondo delle banche, della finanza, dell'autoritarismo dell'austerity.

Le idee non si sgomberano!

Centri sociali delle Marche