21 Febbraio - Rasc in piazza in tutto il Veneto e a Trento per la moratoria degli sfratti

Iniziative sotto tutte le prefetture per chiedere l' immediato blocco degli sfratti e delle nuove politiche abitative.

21 / 2 / 2014

“Una sola grande opera, casa e reddito per tutti!”

Uno "slogan" che ha accompagnato le più importanti mobilitazioni dello scorso autunno, dalla manifestazione del 19 ottobre a Roma, alla mobilitazione regionale del 30 novembre a Venezia.

Uno "slogan" che ha caratterizzato l'intreccio tra le lotte ambientali a difesa del territorio e le numerose battaglie per il diritto all'abitare e al reddito, che si sono imposte in un panorama nazionale stagnato sulle discussioni tra spreed e legge elettorale, riportando al centro dell'attenzione i veri problemi e le reali contraddizioni di questo Paese e del suo sistema Politico.

Una mobilitazione che ha trovato come unica risposta una dinamica di stampo repressivo, culminata con gli arresti e le misure restrittive notificate la scorsa settimana a diciassette attivisti protagonisti delle battaglie per il diritto all'abitare di Roma.

Ed è con il cuore ai nostri compagni che, come RASC, abbiamo deciso oggi di aprire le due giornate di mobilitazione del 21 e 22 febbraio, promosse dall’assemblea dei comitati del Veneto “30 novembre”, a partire dall'appello del movimento NoTav, con un'iniziativa svoltasi in contemporanea in tutte le piazze venete e trentine, per chiedere l'immediato blocco degli sfratti e nuove politiche abitative.

A Padova, sin dalla mattina numerosissime famiglie ed attivisti hanno affollato il piazzale della Prefettura, dove si sono susseguiti molti interventi al microfono che raccontavano le varie situazioni e provavano a dare un indicazione di lotta per le prossime settimane, in particolare per la giornata del 1 Marzo, giorno in cui l’ Adl Cobas ha lanciato una mobilitazione regionale.
Dopo aver presentato il documento alla cittadinanza, gli attivisti hanno avuto un incontro con rappresentanti della prefettura a cui hanno elencati i punti del documento e chiesto l’ immediata sospensione dell’ utilizzo della forza pubblica nell’ esecuzione degli accessi e chiesto un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del patrimonio pubblico e delle dinamiche abitative, per trovare delle soluzioni efficaci.

Anche a Vicenza si è' tenuto un presidio-conferenza stampa sotto la Prefettura per presentare il documento stilato al livello regionale da Rasc per il diritto alla casa e contro gli sfratti. Attivisti e famiglie di Asc hanno illustrato pubblicamente il documento mettendo anche a disposizione delle istituzioni e hanno lanciato la manifestazione del 1 marzo a Padova. 

A Treviso un banchetto comunicativo di fronte alla sede della prefettura ha comunicato i nodi principali della situazione abitativa nella città e nella provincia, invitando le famiglie in difficoltà ad organizzarsi per resistere agli sfratti.

Iniziative analoghe si sono svolte a Trento, dove tra le altre cose è stata denunciata la problematica di chi vive in un appartamento ITEA, dove dei rincari cospicui da gennaio hanno colpito circa 4.600 inquilini e a Venezia dove sono stati appesi degli striscioni che rivendicavano il diritto all’ abitare per tutti e la necessità che hanno avuto alcune famiglie di occupare degli immobili lasciati sfitti da anni da parte dell’ Ater.

Le iniziative di oggi hanno lanciato pubblicamente il documento sottoscritto da tutte le Asc del Veneto, e inserite dentro le due giornate di mobilitazione hanno ribadito, contro il meccanismo della cementificazione e delle grandi opere inutili, che Casa e Reddito sono le uniche grandi opere di cui questo paese ha bisogno. L’ appuntamento per tutti è invece il Primo Marzo a Padova, per partecipare alla grande giornata promossa da Adl Cobas.

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Presidio Asc Trento

Presidio Asc Trento in piazza Fiera

Presidio Asc Padova piazza Antenore

Presidio Asc Padova piazza Antenore

Venezia - Iniziativa Asc