Indignati ad Ancona. Per riprenderci il futuro
Ieri pomeriggio, giovedì 23 giugno, si è tenuto l’incontro con
esponenti della Giunta Regionale e rappresentanti del movimento
No-Rigassificatori.
Presenti l’Assessore all’ambiente Donati, quello all’occupazione
Lucchetti, e alle attività produttive Giannini, insieme al dirigente del
servizio ambiente Minetti e al direttore di gabinetto Becchetti e
altri tecnici e funzionari, quasi a coprire l’assenza del Presidente
Spacca.
Il fatto che gli assessori Lucchetti, visibilmente irritato e sprezzante nei confronti degli interlocutori, e
Giannini hanno presto abbandonato il tavolo, rappresenta nel modo più
chiaro e plateale il tenore e la piega assunta dalla discussione. A fronte di un ricatto “in puro stile Marchionne” che l’API avanza ormai da tempo la Regione si è candidamente rimangiata tutto…
Dalla mozione votata nel consiglio regionale del 17 maggio scorso,
palesemente disattesa nelle sue fondamenta (da oggi è chiaro come
l’unico interesse del Presidente Spacca sia quello di immaginare le più
passabili scusanti per indorare la pillola e digerire le politica
monopolistica e assistenzialistica dell’API, nell’assenza di una
parvenza di proposte politiche alternative) tutto è, come per magia,
cambiato.
Oggi basta far portare e quadrare le carte e qualche improvvisata
statistica, farsi scudo della crisi economica e occupazionale, scaricare
ad altri le proprie responsabilità. Non contano il promesso esito
dell’annoso studio epidemiologico commissionato dalla stessa Regione
all’Istituto tumori di Milano e la costituzione del registro regionale
tumori, rimpiazzati da due blande e semplicistiche “note di epidemiologia descrittiva“, datate maggio e giugno 2011, redatte in fretta e furia dall’ARPAM su incarico della Giunta Regionale.
Né le megacentrali API sono materia di discussione all’ordine del
giorno (verranno inevitabilmente approvate ad agosto, o settembre, o
poco dopo) benché sempre e comunque l’API abbia rivendicato l’unitarietà
di questo progetto con quello del rigassificatore, e la stessa mozione
del 17 maggio scorso recitava l’esigenza di “allargare l’orizzonte
della riflessione dal rigassificatore all’intero impianto industriale
di Falconara e agli interventi in campo energetico su tutto il
territorio regionale”.
Oggi non contano più i rischi di incidente rilevante dovuti alle operazioni di rigassificazione, “equivalenti allo zero”, e tutte le preoccupazioni e precauzioni avallate sono prive di fondamento.
Né la straordinaria mobilitazione popolare e referendaria contro il
nucleare e per un modello di sviluppo incentrato sulle rinnovabili.
Né tantomeno la difformità di trattamento tra la proposta di rigassificatore di Gaz de France a Portorecanati e quello dell’API a Falconara.
Quanto agli impegni elettorali del rieletto Presidente Spacca su PEAR, megacentrali e rinnovabili, stendiamo un velo pietoso…
E, ci si dice, che il tempo è già scaduto, il moribondo governo
Berlusconi non concederà altri rinvii della conferenza dei servizi,
ormai fissata per il prossimo 12 luglio.
Le osservazioni di merito e di metodo avanzate dai rappresentanti del
movimento No-Rigassifiatore sono state disattese. Così come le
centinaia di persone mobilitate, i consigli regionali partecipati, i
documenti inviati, le prese di posizione ufficiali di oltre 20 Sindaci
del territorio e della Provincia di Ancona, gli incontri con le
rappresentanze sindacali e con le imprese della green economy, le
concrete proposte avanzate, anche ai rappresentanti della stessa Api
Nova Energia come alla Giunta Regionale, lo stesso spirito del recente
movimento referendario, disattese e cancellate da questo gretto realismo
che condanna un intero territorio a pagare un dazio ed una ipoteca sul
suo futuro.
Inibite tutte le possibili mediazioni la parola torna alla dimensione
pubblica della manifestazione indetta questo sabato 25 giugno ad
Ancona. Come alla prossima ratifica in consiglio regionale di questa
vergogna annunciata, che certo ci vedrà presenti. Siamo certi che la
risposta comune di questo movimento sarà degna e all’altezza della posta
in gioco.
Ora tocca alle associazioni e alle espressioni della
cittadinanza attiva, ai Sindaci e ai partiti ancora in grado di
rapportarsi col mondo reale, ai comitati e ai centri sociali, ai
giovani in lotta per il futuro, ai lavoratori “indisponibili” come ai
precari dei tanti indotti non garantiti, ai nuovi ecologisti e ai
produttori di green economy, alle persone in carne ed ossa che la crisi
la vivono e la combattono quotidianamente e tutti i giorni.
Riprendiamoci il futuro.
Coordinamento No Rigassificatori
Lavorare con lentezza: parttenza collettiva da Falconara Marittima domani alle 16.00
Ora
che tutto è chiaro, ora che tutto è compromesso, ora che sappiamo che
solo la forza della democrazia di una moltitudine di uomini e donne in
lotta potrà pesare e alterare questa situazione; ora ci appelliamo a
quanti, da sempre, da ieri o da oggi, hanno partecipato a questo grande
movimento in piena contro i rigassificatori marchigiani e le
megacentrali API, a quanti hanno ancora a cuore il rispetto della
democrazia e dei diritti del territorio, a quanti sperano vogliono e
pretendono un presente e un futuro diverso e migliore, a quanti lottano
ogni giorno per costruirlo.
Ci vogliono divisi e soli, occupati a resistere da individui singoli a
questa crisi che ci uccide ogni giorno. risponderemo in modo esattamente
contrario, in tanti, insieme, a condividere una piazza, a difendere i
beni comuni, a costruire nuovi percorsi di democrazia.
Domani ad Ancona, come il prossimo 5 luglio contestando il Consiglio
Regionale che ratificherà questi sporchi affari, inseguendo il
Governatore Spacca a Roma il prossimo 12 luglio alla Conferenza con il
Governo Berlusconi.
Risponderemo in modo esattamente contrario da subito: stiamo organizzando una partenza collettiva e numerosa dalla nostra Falkatraz per raggiungere il concentramento della manifestazione in piazza Roma ad Ancona. Il soundsystem e la carovana di auto in stile car sharing attraverserà Falconara per portare la sua voce alla manifestazione.
Condividiamo il percorso, risparmiamo carburante, portiamo le nostre bandiere, affrontiamo questo momento organizzando il comune che resiste, da subito.
Lavoriamo con lentezza, perchè procederemo lenti e determinati, per arrivare lontano.
Partenza dal Csa Kontatto alle 16.00. Raduno spiazzale Quartiere Fiumesino ore 16.30. Ultima sosta alla Ip di Palombina Vecchia poco dopo.
Lavorare con lentezza, per riprenderci il futuro
- Verso il 25 giugno. Tutto il materiale di approfondimento sulla questione energetica e il progetto di realizzazione dei rigassificatori nelle Marche