Azioni e cortei

Blocchi, scontri e arresti: Roma si ribella al G8

7 / 7 / 2009

Azioni e cortei. I movimenti bloccano Roma contro il G8.

Sono state diverse le inziative messe in opera dagli attivisti romani e globali in importanti in punti strategici per la circolazione nella capitale.

Primo blocco. Lo svincolo autostradale che da Roma porta a L'Aquila è stato bloccato con barriere.

Roma tre. Plotoni della Finanza hanno violentemente caricato prima dell'inizio del blocco, inseguendo i manifestanti e producendo 36 fermi. All'interno del quartiere Testaccio si sono svolti veri e propri rastrellamenti, in particolare da parte di polizia in borghese, mentre su Lungotevere continuavano le cariche della Finanza. Anche l'infopoint è stato aggredito e sgomberato.

Un corteo di studenti in uscita dalla Sapienza è stato caricato con i blindati all'uscita in Piazzale Aldo Moro.

Roma è stata bloccata ed ora è blindata: elicotteri, centinaia di blindati, fermi (36, di cui  otto stranieri) frequenti che in 10 casi sono stati tramutati in arresti.

Prima corrispondenza da Roma 3, tensioni alla Sapienza

Il corteo rientra alla Sapienza

Alle 14.30 all'Università La Sapienza si è svolta la conferenza stampa, mentre nel pomeriggio l'appuntamento per tutto il movimento romano è alle 17.00 a Piazza Barberini.

Gli interventi della conferenza stampa:

Sapienza in Onda

Roma 3

Acrobax

Strike

Blocchi Precari Metropolitani

Rdb-Cub

Cobas

Questa mattina, intanto, l'Onda ha continuato le mobilitazioni iniziate ieri contro l'inchiesta Rewind della Procura di Torino che ha portato a 21 fermi tra gli attivisti universitari: Trento, Pisa, Padova e Bologna hanno visto l'occupazione dei rispettivi Rettorati per reclamare la presa di posizione dei Senati Accademici. A brevissimo pubblicheremo report, audio e video su queste iniziative.

Così come il governo di Papi vacilla, il G8 è stato travolto dalla crisi ed il suo istituto non assolve neppure più al suo ruolo simbolico.

Nelle strade di Roma, intanto, le soggettività della crisi, gli studenti, gli occupanti di case, i movimenti di precari, i centri sociali stanno dando vita a iniziative dislocate sul territorio.

Questa mappa della crisi non è sequestrabile o carcerabile.

Rimanete connessi, rimaniamo in Onda.

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