Porto di Venezia - Siamo tutti Zaher Rezai

Per esercitare il diritto ad un’esistenza dignitosa

20 / 12 / 2008

"Io che sono così assetato e stanco forse non arriverò fino all’acqua del mare.
Non so ancora quale sogno mi riserverà il destino, ma promettimi, Dio, che non lascerai passare la primavera

- Foto iniziativa*

Stamane a partire dallo ore 10:30 al Mercato Ittico, presso la Stazione Marittima di Venezia si è svolta l'iniziativa per ricordare tutti coloro che - come Zaher Rezai - sono costretti a rischiare la vita per esercitare il diritto ad un’esistenza dignitosa.
Perché i controlli di frontiera al porto di Venezia non provochino più altre morti.
Un centinaio di persone insieme alla Comunità Afghana del veneziano hanno presidiato l'ingresso del porto posando a terra alcune sagome che volevano rappresentare tutti coloro che tentano di raggiungere, attraverso i porti delle nostre città, il nostro paese incontrando troppo spesso la morte.
Al termine degli interventi al megafono i rappresentanti della Comunità Afghana hanno fatto volare centinaia di aquiloni in ricordo di Zaher Rezai.

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* Fotografie di Veronica Badolin