Pre meeting
Ce n'est q'un debut, ci vediamo a Marghera
Il Manifesto del 18.01.11
Uscire da quasi vent'anni di ciarpame politico berlusconiano non sarà un pranzo di gala. Si tratterà di contrapporre un'alternativa concreta, e plausibile, alla società dell'esclusione e della disuguaglianza partorita da un decennio di derive securitarie figlie del dopo-11 settembre e delle sue propaggini italiane. ... »
La pratica del comune per uscire dalla crisi
Marghera. Azzurro, verde elettrico, il piazzale asfaltato, il muletto che porta i tavoli, gli elettricisti che sistemano l'impianto. Il centro sociale Rivolta di Marghera è un cantiere. Un via vai di compagni indaffarati a preparare questa ex fabbrica per il meeting-seminario di sabato e domenica. Un lavoro non da poco. »
Durante
Saperi, beni comuni e welfare. A Marghera la sfida dei movimenti
di Maria Fiano
Terra del 22.01.11
Al Cso Rivolta oggi e domani si
confrontano molte realtà che animano “Uniti contro la crisi”. Per
discutere del “comune politico” e immaginare un nuovo percorso per il
futuro.
"Uniti contro la crisi”, l’atteso meeting dei movimenti sociali
organizzato dal cso Rivolta, si apre questa mattina a Marghera. »
Marghera: rabbia, sogni e fantasia va in scena la Woodstock dei movimenti
La Repubblica del 23.01.11
Roma - In un centro sociale ai confini del petrolchimico di Marghera si scopre che la grande protesta italiana, innervata nel caldo autunno del 2010, non si è spenta in questo gennaio in cui gli operai hanno incassato l'onorevole sconfitta di Mirafiori e gli universitari inghiottito la legge Gelmini che riforma gli atenei pubblici. »
La rivolta comune
Il Manifesto 23.01.11
Il 16 ottobre nasce Uniti contro la crisi in piazza San Giovanni al fianco delle tute blu, il 17 si interroga all'assemblea della Sapienza, il 14 dicembre si cimenta di nuovo con la piazza degli studenti, il 28 gennaio farà le prove generali nello sciopero generale e un po' generalizzato della Fiom. Nel mezzo, due giorni di seminario in corso di svolgimento a Marghera, tutti ospiti del Centro sociale Rivolta. »
Al Rivolta di Marghera per costruire l'alternativa
Il Manifesto 23.01.11
Un'altra società, che consente di scegliere democraticamente cosa fare e come farlo, dando a tutti la possibilità di vivere e partecipare. Utopia? Beh, l'alternativa in atto è la governance di Marchionne, ossia – come spiega Giorgio Cremaschi - “un modello che non delinea solo un sistema di lavoro o di relazioni industriali, ma un modello di società profondamente autoritario”. »
Contro i tagli «facciamo come a Londra»
Il Manifesto 23.01.11
Il movimento della conoscenza è in crescita ed è giunto ad un giro di boa. Negli oltre settanta interventi tenuti ieri nel workshop della sala hangar del Rivolta è emersa la consapevolezza che l'opposizione sociale non può semplicemente schierarsi contro un governo. «Non siamo il popolo viola - ha detto qualcuno - che è stato il momento più basso del populismo italiano». »
Un processo collettivo per cambiare
Il Manifesto del 23.01.11
Il movimento studentesco è vivo, radicale e determinato. Riprendersi il futuro, vivendo qui ed ora, provando con efficacia a cambiare il presente, questa è la nostra battaglia. Nella pratica concreta ciò si è tradotto in una inedita capacità di porre all'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze politiche il tema dell'università pubblica e del futuro di una generazione. »
“Uniti contro la crisi”: i movimenti ripartono da Marghera
Micromega 24.01.11
Non un semplice cartello di forze. Nè una federazione tra soggetti differenti. Ma uno spazio comune: un “luogo” di discussione, di analisi, di approfondimento e di prassi. Di rivendicazione sociale e politica. “Pensiero e azione devo andare di pari passo”, dicono. Benvenuti a Marghera, benvenuti nel centro sociale Rivolta (che per l’occasione sembra un albergo a cinque stelle per pulizia e confort vari), benvenuti alla due giorni di "Uniti contro la crisi", meeting che si è tenuto questo sabato 22 e domenica 23 gennaio, nella frazione vicino Venezia.»
I movimenti ripartono da Marghera
di Maria Fiano
Terra del 25.01.11
Uniti contro la crisi affina strumenti di analisi e di pratiche di conflitto sociale. Lo fa al centro sociale Rivolta dove si sono dati appuntamento i movimenti sociali del paese. Oltre 2.000 persone hanno attraversato e costruito la due giorni di meeting/seminario a Marghera. Centinaia le realtà che hanno raggiunto il Rivolta da tutta Italia. »
Gianni Rinaldini: « «Reddito e occupazione la battaglia è la stessa»
Intervista di Checchino Antonini
Liberazione 25.01.11
C'è il 28 da preparare, lo sciopero della Fiom in tutte le regioni, ma guarda già lontano Gianni Rinaldini. Guarda a un progetto d'alternativa e guarda a Genova. E, dal palco del Rivolta, il centro sociale che ha ospitato la due giorni seminariale di Uniti contro la crisi, fissa l'agenda dei prossimi passaggi almeno da qui fino a luglio quando i soggetti che stanno dando vita a questa esperienza plurale torneranno al Carlini, intrecciando il ritorno col percorso già in atto di "Verso Genova 2011". »
Dreadlocks e tute blu, identikit di un movimento
Il Manifesto 25.01.11
Sono state 1502 le persone che sabato e domenica hanno compilato la scheda di accredito all'ingresso del meeting di Uniti contro la crisi al centro sociale Rivolta di Marghera. Una foto di gruppo molto varia e colorata. Capelli bianchi e dreadlocks, studenti e lavoratori, donne e uomini da tutto il continente e non solo in un melting pot che non si vedeva da un pezzo. »
Ora Marghera progetta futuro
Il Manifesto 25.01.11
Tirare le somme del meeting di Marghera può esser
semplice o difficilissimo. Nel primo caso si rischia di perdere il
dettaglio, nel secondo il dato unitario. Fortissimo.
Mettere insieme i
metalmeccanici della Fiom, i centri sociali, gli abitanti de L'Aquila, i
No Dal Molin, i No Tav, gli ambientalisti di lungo corso e i «guerrieri
di Chiaiano», era una scommessa quasi azzardata. »
Il bene comune antagonista
Il Post.it 26.01.11
In questi giorni grigi, gretti, di vergogna e scoramento, è difficile parlare di questioni che attengano in qualche misura alla politica. Ma c’è chi lo fa, con metodo e senza saccenteria, e per questo mi pare doveroso segnalarlo all’attenzione pubblica »