A Padova in piazza contro Forza Nuova e i diktat della Questura

29 / 3 / 2019

Venerdì 29 marzo Forza Nuova ha indetto a Padova un corteo contro la Legge 194, con la presenza del suo leader nazionale Roberto Fiore e di Lorenzo Damiano, presidente dell’associazione clerico-fascista Pescatori di Pace. La parata, che prova a sfruttare il clamore mediatico suscitato dal World Congress of Families, megaevento reazionario in programma nel weekend a Verona, è stata autorizzata dalla Questura; è stato invece vietato il contro-corteo. Di seguito un comunicato che rilancia la mobilitazione antifascista, il cui appuntamento è alle 18,00 in Piazza delle Erbe.

Padova subirà un altro oltraggio, venerdì sera, con la parata forzanuovista benedetta dal questore Paolo Fassari. Un oltraggio doppio: la presenza di FN è sempre sgradita, la motivazione abietta con cui costoro si ripresentano in città è irricevibile. Già il 9 marzo la Questura di Padova si è imposta per garantire la marcia del Comitato No 194, contestata quel giorno dalla manifestazione di Non Una di Meno bloccata dalla celere in assetto antisommossa.
La libertà di autodeterminazione della donna e la libertà di decidere rispetto all'interruzione volontaria di gravidanza sono fuori discussione. Anzi, la lotta andrebbe fatt per garantirla, perché il problema non è la modifica della legge 194, bensì la sua attuazione, bloccata di fatto dalla quantità dei medici obiettori negli ospedali.
Ma questo è solo un tassello di un tetro mosaico che i fascisti fuori tempo massimo propugnano, avanguardie delle destre reazionarie che stanno cavalcando l'ondata populista a livello globale.
Il disegno complessivo nelle loro menti prevede una società binaria, dove la donna ha il solo compito di generare figli e l'uomo di lavorare e difenderli. Da chi, da quali minacce? Dall’altro da sé, dal diverso, dal migrante, da chi rigetta il binarismo di genere ed i conseguenti ruoli preconfezionati, da chi vive libero di decidere per sé ed il proprio corpo, da chi si autodetermina e guarda con rispetto alle scelte altrui.
Tutto ciò viene negato dal disegno reazionario, che avrà un palcoscenico nel Word Congress of Families in programma a Verona alla fine di questa settimana, cui Forza Nuova ha annunciato adesione e sostegno, al quale parteciperà il peggio della politica nostrana e internazionale dei nostri tempi.

Altrettanto irricevibile è l'atteggiamento del questore, che concede il centro storico ed i simboli della Città, la basilica del Santo noto in tutto il mondo ed il monumento al Gattamelata, ad un manipolo di forsennati mentre nega la libertà di movimento a quelle cittadine e quei cittadini animati da un vero sentimento di libertà costituiscono il vero tessuto democratico di Padova.
Le città non possono essere governate dagli organi di polizia, nè dai dispacci del Ministero dell’interno: questa cosa va ribadita con forza e determinazione! Per questa ragione le tante realtà e singolarità intervenute all’assemblea cittadina tenutasi al Centro Sociale Pedro mercoledì sera hanno identificato come vessatorie e antidemocratiche le decisioni del Questore, un diktat autoritario indegno della nostra città.

Rivolgiamo un invito a tutta la città a venire in Piazza delle Erbe venerdì 29 marzo alle 18,00 per dimostrare - in tante e tanti - un rifiuto collettivo ai neofascisti di Forza Nuova e alle scelte antidemocratiche del Questore Paolo Fassari.