Sono passati poco più di due anni da quando manifestazioni e proteste di grande intensità e forza hanno iniziato a ripetersi con continuità in Nord Africa e in Medioriente, generando dei cambiamenti storici con pochissimi precedenti, tanto che nelle sue prime fasi, la cosiddetta “Primavera araba” venne paragonata alle rivolte del 1989 in Europa Orientale e fu descritta come il movimento delle popolazioni arabe contro vecchi e corrotti regimi in favore di un cambiamento partecipativo, con un protagonismo delle piazze che ha anticipato, per molti aspetti, il fenomeno politico delle occupy e delle acampadas negli USA ed in Europa: democratico, laico, generazionale.
A due anni di distanza, le situazioni nei vari
Paesi travolti dalle proteste, sono molto diverse ma vi si notano dei
tratti comuni. Le grandi mobilitazioni della primavera araba – generate
da un profondo cambiamento sociale, economico e generazionale, che
guarda in larga parte alle libertà, ai principi di uguaglianza, al
bisogno di informazione indipendente - hanno imposto una transizione
politico-istituzionale senza avere forze politiche strutturate, spesso
forti soltanto dello spontaneismo e della partecipazione multitudinaria
nelle metropoli.
Per scambiare esperienze, percorsi e desideri con
chi sulle coste del nostro Mediterraneo sta affermando con
determinazione che indietro non si può tornare, che richiede a gran voce
giustizia sociale e democrazia reale, l’associazione Yabasta sarà
presente al Forum Sociale Mondiale a Tunisi, dal 26 al 30 marzo e dal 31
si sposterà con una Carovana a Sidi Bouzid, Regueb e Menzel Bouzaiane,
nelle zone dove si stanno realizzando tre media center ad opera di
alcune comunità di base locali e con l'aiuto di Yabasta
Nell'ambito delle iniziative che in Italia stanno promuovendo la
partecipazione
al Social Forum di Tunisi e la Carovana di Ya Basta, la Casa delle
Culture di Trieste ha organizzato una serata-incontro il cui ricavato
andrà a sostenere le spese della Carovana:
Martedì 19 marzo alle
ore 18: "Verso il Forum sociale mondiale di Tunisi-La primavera araba e
la rivoluzione permanente nell’euromediterraneo", evento a cui
parteciperà anche Marino Vocci, consigliere della Fondazione Alex Langer
che quest'anno ha assegnato il premio Euromediterranea all'ATFD,
associazione delle donne democratiche tunisine, che dal 1989 lotta per
la giustizia sociale, l'uguaglianza e l'autonomia di genere e che,
ancora oggi, combatte contro l'oppressione patriarcale e contro ogni
forma di discriminazione e di violenza, per conquistare la piena
cittadinanza delle donne tunisine.
casa delle culture, trieste