Abusivi? GlobalBeach risponde e rivendica

6 / 9 / 2009

I termini hanno il loro peso, insistere sulla parola abusivismo, legandola a Global Beach, è, non solo, un'operazione politica, ma è anche, soprattutto, un errore rispetto alla realtà dei fatti. Chi ci vuol fare passare per abusivi è qualcuno che ha in mente un attacco politico al precariato, un preceriato che ha tutte le ragioni per protestare, Ma pariamo dalla realtà dei fatti: Una settimana fa, la spiaggia di S. Nicoletto si presentava come una discarica, un luogo lasciato al degrado e soprattutto chiuso, inagibile, sottratto al pubblico.


Noi lo abbiamo ripulito, bonificato e riaperto all'uso comune (questo processo di bonifica da noi avviato aveva già portato, gli anni scorsi, a liberare tutta l'area dalle tossicissime strutture in amianto che la infestavano).
Dunque l'accusa di abusivismo è del tutto ipocrita. Atteniamoci alla realtà dei fatti. In questi primi giorni di Global Beach, il consenso dei Lidensi, giovani e anziani, non è mai venuto meno. Moltissime sono le persone che hanno visto il nostro spazio, apprezzato i nostri sforzi e notato la differenza dell'oggi rispetto al degrado di pochi giorni fa. "Bravi fioi, gavé fato proprio un bel lavoro!", ce lo senrtiamo ripetere da giorni, continuamente.

Allora, quello che alcuni chiamano abusivismo, altro non è che il recupero ecologico e sociale di un'area abbandonata. Tra l'altro, il famoso tendone che appare nella foto dell'articolo odierno del Gazzettino non è affatto illegale, è un struttura fissa e permanente. Nulla di nuovo.
Rivendichiamo il fatto che Global Beach abbia fornito ai suoi ospiti un campeggio attrezzato e pulito ad un prezzo simbolico. Per molti, giovani, ma non solo, questa Mostra del Cinema e questa città sono luoghi economicamente inaccessibili. Noi offriamo un'alternativa a questa vergogna.

Per essere chiari lo ricordiamo ancora una volta. Global Beach è totalmente autofinanziata. Nessuno ci ha dato un soldo e pensare di lucrarci sarebbe semplicemente assurdo.
Dunque, chi si appiglia alla questione dell'abusivismo, cerca solo una scusa per via della paura di Global Beach, per paura dei precari che, da tutta Italia, hanno organizzato l'evento.
La paura che i precari si ribellino alla crisi ha evidentemente fatto saltare i nervi a politici e poliziotti. Per loro Global Beach è una minaccia all'immagine della Mostra, una mostra che dovrebbe dare l'impressione (illusoria) di un paese non colpito dalla crisi, in cui tutti stanno bene. Ovviamente non è così.
D'altro canto, per tutti i precari e per questo territorio, Global Beach non è abusivismo, è una ricchezza, una speranza concreta.