Alessandria - Nè Tremonti, nè Monti, ora i conti li fate con noi!

17 / 11 / 2011

Questa mattina anche Alessandria è stata protagonista delle mobilitazioni studentesche che hanno attraversato centinaia di città in Italia e in Europa nella giornata del diritto all’istruzione. Oggi migliaia di studenti e studentesse sono tornati a sfilare nelle strade e nelle piazze sfidando un contesto politico complesso, schiacciato dal peso della finanza e dell’economia e che sembra sempre più distante dalla vita e dai bisogni delle persone.
Ieri pomeriggio Mario Monti con il suo Governo Tecnico composto da burocrati, banchieri e baroni (ed ecco tornare la cara vecchia “b”) ha definitivamente assunto il comando del Paese tra gli applausi  del mondo politico che, assolutamente incapace di gestire la situazione, accetta volentieri di farsi da parte pur di garantirsi le vecchie poltrone; un governo di tecnici quindi, di addetti ai lavori, il cui compito sarà quello di svendere e tagliare in nome della ripresa dei mercati e delle banche mondiali, di un sistema economico che non prevede spazi per la democrazia.
Starà infatti al nuovo Presidente del Consiglio e al suo Esecutivo mettere in atto le volontà di BCE, FMI e Comunità Europea, privatizzando tutto ciò che è pubblico per fare cassa ed eliminando tutte le spese “superflue”,  dai trasporti alla cultura, dal lavoro ai servizi. 
Insomma, ai giovani, ai lavoratori, agli studenti, ai precari, ai pensionati il compito di risolvere questa crisi, una crisi che banche e istituti finanziari hanno creato; saranno le fasce sociali più deboli a pagare un debito imposto dagli stessi che ora si fanno paladini della salvezza del Paese e che rappresentano meravigliosamente quell’1% di popolazione che decide e si arricchisce sulla testa del restante 99%. 
Tra i ministri del nuovo Governo si susseguono nomi di banchieri, membri di consigli di amministrazione di imprese e società private che fino a ieri hanno avuto come unico obiettivo il proprio arricchimento personale a spese di milioni di persone e che oggi si pongono come unica e indiscutibile soluzione alla crisi italiana.                                        
I giovani che oggi sono scesi in piazza, parte integrante di quel 99%, lo hanno fatto con la convinzione che un'altra strada per uscire dalla crisi esiste e si può costruire solo discutendo insieme a tanti e diversi, rimettendo al centro del discorso politico di questo Paese diritti e persone, riconquistandosi scuole, strade e città, togliendo a chi ha troppo e non a chi ha troppo poco.
Nella città di Alessandria centinaia di studenti hanno terminato il corteo in Piazzetta della Lega, sotto la sede della Banca Unicredit, protagonista, insieme a molte altre, della carneficina sociale che sta piombando come una ghigliottina su questo Paese; i giovani hanno coperto la sede con manifesti e cartelli per poi concludere la mattinata con un'assemblea studentesca durante la quale si sono organizzate le prossime iniziative.