Amiata - Report assemblea conclusiva #amiatacamp

14 / 7 / 2013

Si chiude con l'assemblea plenaria conclusiva l'#amiatacamp, svoltosi sul Monte Amiata (GR) dal 10 al 14 luglio. Giorni di dibattiti, gruppi di lavoro e assemblee che hanno affrontato i temi che sembrano accomunare le decine di attivisti dei comitati ambientali che hanno raggiunto questa montagna toscana, messa in pericolo dalle perforazioni ENEL, chiamati dal coordinamento SOS Geotermia e dal Forum Italiano dei movimenti per l'Acqua.

La questione della salute ha assunto un ruolo centrale nella discussione. Tutte le grandi e piccole opere, speculazioni e cementificazioni, hanno un impatto pesante sul territorio e sulla salute dei cittadini che li abitano. Cittadini che spesso vengono considerati in qualche modo "sacrificabili" per supposti interessi superiori economici nazionali o europei.

Intervista a Marica, Associazione A Sud

Si è discusso molto anche di processi di finanziarizzazione, privatizzazione di territorio, suolo e beni comuni soprattutto da parte delle multiutility. I comitati presenti hanno fatto propria la proposta di mobilitazione dell'Assemblea Permanente No Inceneritore di Parma per una grande mobilitazione contro l'impianto brucia-rifiuti dal 19 al 22 settembre.

Intervista a Luigi, Assemblea Permanente No Inceneritore di Parma

Anche i comitati campani hanno posto la questione della salute e dei rifiuti al centro della loro mobilitazione. Dalla coalizione dei comitati che in quella regione si sono opposti alle discariche ed all'incenerimento degli scarti tossico nocivi degli impianti industriali (principalmente del Nord) arriva la proposta di una mobilitazione regionale contro il biocidio per l'autunno. Un appuntamento regionale, ma che sicuramente ha un respiro e un'utilità nazionale.

Intervista a Egidio, rete Commons – Laboratorio Occupato Insurgencia

Salute e territorio come binomo sempre più inscindibile, quindi, ma anche consumo di suolo, svendita del patrimonio territoriale demaniale e cibo sano. Gli attivisti della Rete Genuino Clandestino sono venuti sul Monte Amiata proprio per stringere legami e connessioni tra lotte contro grandi opere inutili e dannose che sottraggono spazi e possibilità per una produzione agricola rispettosa dell'ambiente e delle persone. I primi tre giorni di novembre, a Firenze, sono tutti invitati all'assemblea nazionale di Genuino Clandestino.

Intervista a Giulia, Genuino Clandestino

Molti altri temi sono stati toccati. La questione della democrazia, della sovranità espropriata alle comunità locali che sempre più spesso, come nel caso di Venezia per quanto riguarda il passaggio delle grandi navi attraverso la Lguna, non hanno la possibilità di decidere sulle scelte che determinano lo sviluppo dei propri territori. Da questo punto di vista i comitati riuniti in assemblea ritengono estremamente utile stringere relazioni e rapporti con i giuristi per affrontare adeguatamente sia il diritto ambientale, sia quello penale. Troppo spesso le battaglie per la difesa dei beni comuni sono oggetto di azioni repressive pesanti.

Si è parlato anche di diritto all'abitare con la riappropriazione di porzioni di reddito attraverso l'occupazione della casa, e si è parlato di lavoro, iniziando una mappatura di tutte quelle esperienze di "occupazione produttiva" di fabbriche ed officine che stanno trovando attraverso l'auto-organizzazione un modo per resistere nel tempo della crisi. A queste esperienze i comitati riuniti in campeggio portano il loro appoggio ed il loro sostegno diretto.

Per finire la Rete Stop ENEL ha lanciato la crovana in Colombia dall'8 al 17 ottobre. In quei giorni si terrà un incontro internazionale per la difesa del territorio contro il modello energetico estrattivo delle multinazionali. Il 12, nel giorno della commemorazione della "scoperta" dell'America si svolgerà nel paese sudamericano una mobilitazione a sostegno della lotta dei pescatori locali contro la costruzione dellla diga di El Quimbo sul fiume Magdalena. Per questo viene proposto che quella giornata venga usata anche in Italia per azioni solidali diffuse.

Intervista a Caterina, Rete stop ENEL