Ancona - Welcome: il porto aperto alla libertà e ai diritti

20 / 6 / 2010

Si è aperta questa mattina anche ad Ancona la giornata di mobilitazione internazionale a difesa del diritto di asilo e contro tutti i respingimenti.

Oltre 50 persone, arrivate anche da Roma, Rimini e Perugia, hanno preso parte alla conferenza stampa organizzata dalle realtà promotrici dell'appuntamento anconetano di Welcome, dall'Ambasciata dei Diritti  e dalle Comunità Resistenti delle Marche.

Sono stati illustrati alla stampa gli obiettivi della manifestazione e le iniziative in programma a partire dalle 19.00 alla banchina 14 dello scalo dorico, mentre erano in corso i preparativi organizzativi per l'evento.

Nonostante il maltempo che si è abbattuto su Ancona per tutto il pomeriggio, gli organizzatori sono riusciti a mantenere quasi invariato il programma previsto, preservando gli allestimenti dell'area riservata alle mostre e solo ritardando lo spazio interventi che ha ospitato AbdelHadi Abu Khousa, presidente del Palestinian Medical Relief della Striscia di Gaza, in questi giorni in Italia e in Europa per testimoniare delle sofferenze del popolo palestinese della Striscia sotto assedio israeliano.

La serata si è conclusa in musica, trasformando l'area blindata del porto in un luogo di festa, per un giorno senza barriere e  restituito alla vita sociale della città, attraversato da più di 500 persone che hanno sfidato il vento e la pioggia battente.

"Ci ritroviamo qua oggi per creare precedenti importanti utili a far riaprire il porto e per abbattere i luoghi oscuri della negazione dei diritti, zone che non possono essere abbandonate al solo controllo della polizia". "Non rispettare il diritto d’asilo è un crimine e ogni giorno in porti come il nostro ci sono colpevoli respingimenti."

I manifestanti hanno ricordato come dal 2006, le reti di protezione "ci impediscano di capire cosa realmente succede nel porto di Ancona, in mano alla Polizia di Frontiera. Nel 2009 le autorità di polizia frontaliera sostengono di aver registrato 1500 clandestini, secondo il Cir - il Consiglio Italiano per i rifugiati - invece, le persone schedate sono state sono 1100. Che fine hanno fatto gli altri 400?. Quelli che cercano aiuto sono degli invisibili."

Il percorso di mobilitazione aperto dalla campagna "Welcome" non si ferma con la giornata di iniziativa di oggi: gli attivisti hanno annunciato come il lavoro di inchiesta dell´Osservatorio Faro sul porto proseguirà parallelamente alla petizione per abbattere le reti di sicurezza. Nei prossimi giorni sono previsti incontri con rappresentanti del Comune di Ancona, all'interno di uno spazio di confronto anche istituzionale, che si è aperto in città sul fronte del porto.

Come accaduto lo scorso anno con la grande manifestazione in occasione del G8 dove i movimenti, almeno per una giornata, riuscirono a riconquistare lo spazio del molo, oltre le reti e oltre i divieti imposti, anche quest’anno, per un giorno, il porto è stato riaperto alla libertà e ai diritti.

Ancona, 20 giugno - Minivideo conferenza stampa 1

Ancona, 20 giugno - Minivideo conferenza stampa 2

Ancona, 20 giugno - Minivideo conferenza stampa 3