Anonymous contro Fbi e Apple: è giallo sui 12 milioni di codici rubati

Uno dei principali gruppi facenti capo al collettivo hacktivista avrebbe messo le mani sugli "Udid" identificativi di dispositivi della mela, contenuti nel pc di un agente del Bureau, che da parte sua smentisce incursioni. Tra questi forse anche l'iPad di Obama. Un milione è stato rilasciato online, diversi utenti avrebbero verificato la corrispondenza. Gli hacker parlano di un'operazione per dimostrare le vulnerabilità della mela e il monitoraggio delle autorità

9 / 9 / 2012

SI CHIAMA ANTISEC l'operazione condotta dalla squadra di hacker Lulzsec, riconducibili al collettivo Anonymous, che dichiara di aver messo le mani su dodici milioni di Udid, gli identificativi unici dei dispositivi Apple, ritrovati nel computer dell'agente dell'Fbi Christoper Stangl.

Se è vero o solo una mossa di comunicazione da parte degli hacker rimane per ora un giallo, anche se sono diversi gli utenti che hanno verificato la corrispondenza del codice, nel milione finora rilasciato sul web. 

E in caso di reale incursione pirata, non è ancora chiaro cosa ci facessero questi dati nel notebook di un agente Fbi.

L'intenzione di Lulzsec non è, come dichiarano gli hacker, di arrecare danno agli utenti Apple coinvolti nella vicenda, ma solo dimostrare come anche questi non siano completamente al sicuro nel "giardino recintato" di iOS. E soprattutto, che esiste un'operazione di controllo da parte del Federal Bureau, su milioni e milioni di utenze.

Dodici milioni di codici. Il Bureau smentisce rigorosamente incursioni, rifiutando l'ipotesi che i dati possano provenire da macchine del dipartimento, mentre da Apple non arrivano commenti.

Ma ammettere l'attacco per l'Fbi sarebbe un ovvio smacco, mentre Cupertino si prepara all'imminente lancio il nuovo iPhone, la prossima settimana.

Ma gli hacker dichiarano che le stringhe numeriche erano accompagnate in diversi casi da altri elementi utili ad identificare i possessori dei dispositivi.

Proprio per dimostrare la veridicità delle dichiarazioni, Lulzsec ha rilasciato su Pastebin i link per scaricare un milione di Udid.

Da questi, gli hacker hanno rimosso gli altri elementi identificativi associati. Sono già diversi gli strumenti online per verificare se il proprio Udid è registrato negli "U-files" dell'Fbi.

Anche Obama. Non mancano, tra i dati di identificazione rilasciati, anche riferimenti al presidente.

Sono diversi gli "Obama's iPad" che gli hacker avrebbero identificato, e tra i falsi forse c'è quello vero.

Ad aggravare la situazione per l'Fbi, in possesso di dati che contengono informazioni sensibili, è che Stangl è uno dei responsabili della squadra Cyber Action, che sarebbe stato bellamente beffato dagli hacker.

Fisicamente il pc dell'agente non è stato compromesso, ma Lulzsec avrebbe avuto accesso al disco attraverso un baco di Java.

Secondo gli hacker, quello in cui hanno agito era il "momento opportuno" per compiere l'operazione, proprio mentre Apple è al lavoro per superare il modello Udid.

Quelle recuperate da Lulzec sono in fondo informazioni che arrivano anche agli sviluppatori di applicazioni per iOS, solo che in questo caso, la quantità è rilevante.