Arcadia in piazza per resistere nello spazio

Partecipata manifestazione a Schio (VI) in difesa del centro sociale Arcadia

24 / 4 / 2021

Il 25 Aprile in Centro Sociale Arcadia di Schio compie 14 anni: lo stesso anno in cui in piena pandemia l’amministrazione comunale decide di non rinnovare il contratto di locazione per lo stabile in cui ha sede il centro sociale.

Oggi Arcadia ha dato appuntamento in piazza a tutte le persone, realtà, esperienze che negli anni l’hanno attraversata, per ribadire che non se ne andrà dallo spazio in via Lago di Tovel senza un’alternativa e che vuole continuare ad essere un punto di riferimento per il territorio, un luogo di incontro, crescita e comunità.

Attivisti, volontari, autori, artisti, formatori, creativi, gruppi musicali, sportivi, operatori culturali: moltissime persone sono scese in piazza a supporto del centro sociale, a ribadire che il territorio non può privarsi di uno spazio che da anni promuove attività rivolte a tutta la collettività e dà vita a percorsi di rivendicazione di diritti, di solidarietà, cultura e socialità. Diverse persone hanno preso parola per raccontare quello che Arcadia è stata e continua ad essere.

Jacopo del Centro Sociale Arcadia ribadisce la necessità per l'Alto Vicentino dell'esistenza e della resistenza di questa esperienza che da un anno a questa parte viene messa in discussione dalle scelte che l'amministrazione vorrebbe imporre. Sottolinea la necessità di preservare e mantenere questi luoghi, questi presidi, di difenderli dalle varie forme di attacco nei loro confronti. "Arcadia è uno spazio di libertà e indipendenza, pratica e sogni di realtà quotidiana, dove trova spazio lo sport popolare, dove si costruisce una scuola di italiano, dove gli artisti hanno modo di esprimersi su un palco. Un spazio che ha cambiato il modo di vivere la città, ha cambiato in meglio il territorio arricchendolo. Vogliamo dare un segnale di speranza al futuro di questa esperienza, un futuro che parla di resistenza perchè Arcadia è libertà e continuerà almeno per altri 14 anni, non ci fermeremo."

Gaia del Coordinamento Studentesco Alto Vicentino sostiene nuovamente la volontà di Arcadia di resiste e di non piegarsi dinnanzi ad un'amministrazione che non si interessa ai giovani se non per strumentalizzare la loro voce: un esempio lo sfratto di qualche tempo fa del Coordinamento Studentesco dalla stanzetta che era la loro sede per lasciare oggi spazio all'Associazione Nazionale Volontari di Guerra  "Arcadia è luogo di crescita come individui critici e attivi è uno spazio libero da pregiudizi e discriminazioni dove non abbiamo paura delle ingiustizie, dove siamo liberi di esprimerci e portare avanti le nostre lotte. Arcadia riesce a far fronte allo spaesamento della condizione giovanile, rivendicando un dialogo trasversale e agendo sul territorio partendo proprio dai giovani. Il comune, con lo sfratto del centro social, rinnega tutte le lotte portate avanti da Arcadia, un ideale che è unico faro di speranza in questa società capitilastica." Gaia conclude con una citazione di Lorenzo Orsetti "Ricordate che ogni tempesta comincia con una goccia, cercare di essere voi quella goccia"

Emre ha passato la sua giovinezza sotto Erdogan, uno dei dittatori più brutali dei nostri tempi. Attraverso la Scuola Marielle Franco e la Sans Papier ha conosciuto Arcadia e assieme al centro sociale ha sostenuto le battaglie contro fascisti, omofobi, a sostengo dei migranti e di tutte le soggettività oppresse. L'indirizzo di Arcadia può anche cambiare, ma Arcadia non è un luogo, é un ideale, che continua a resistere nel domani condiviso che si costruirà assieme.

L'intervento di Anna dei Centri Sociali del Nord-Est ribadisce come la lunga tradizione dei centri sociali in Italia coincide con una lenta ma decisa azione di riappropriazione dell’abbandono. I centri sociali hanno saputo trasformare l’abbandono in attivismo politico, riappropriazione, difesa, resistenza e riproduzione.

Arcadia è uno di questi spazi, liberato dalle logiche capitalistiche, uno spazio in cui si pratica solidarietà, assistenza legale e sanitaria, ai lavoratori e ai migranti, ricerca per la difesa del territorio e dell’ambiente, pratiche per la sovranità alimentare e il diritto sacrosanto alla conoscenza. Rivendicare il diritto di esistenza dei centri sociali significa sì difendere uno o più luoghi fisici, ma anche e soprattutto difendere la possibilità di agire in modo alternativo e non subalterno al sistema dominante. 

I centri sociali sono un’isola del mondo che vorremmo nel mondo che non vogliamo.

Alessia collettivo rotte balcaniche recita una poesia, 

"Arcadia resisterà perché è l'alternativa.

Perché è la minoranza che non fa quadrare i conti a chi vorrebbe far credere che è tutto apposto, che non c'è disuguaglianza.

Arcadia resisterà perché è fatta di persone, idee, desideri, rabbie, ideali. Arcadia non chiuderà perché non ha porte, abbatte i confini, perché cultura, arte, musica, politica, solidarietà non vivono statiche nello spazio, ma continuano a crescere nel tempo. Arcadia non si spegnerà perché, con o senza microfono riesce sempre a far sentire la propria voce, Arcadia non si fermerà perché guarda avanti, perché è fatta di passi e sa bene qual è la sua direzione, perché ha una storia, ha un presente e avrà un futuro".

L'Associazione Ya Basta! Êdî Bese! porta il suo contributo: "Anche noi che da anni lottiamo al fianco dei popoli resistenti siamo qui a difendere Arcadia, una delle nostre case. Arcadia è uno degli spazi che ci danno la possibilità di prendere parola per un mondo diverso e migliore, una comunità di corpi e voci resistenti.

La volontà di svuotare questo spazio pieno di cultura e socialità alternativa, fa parte di un disegno politico di questo sistema capitalista, che vuole silenziare chi costruisce qualcosa di diverso e migliore, anziché andare alla radice dei problemi di questa società. 

Arcadia in questo mondo silenziato è una di quelle case aperte, accoglienti e libere e ancora resiste: noi di Ya Basta! Êdî Bese! resisteremo con voi: per girare il mondo ci vuole una casa e questa casa la difenderemo".