Arriva il Block Friday!

Venerdì 29 novembre quarto climate strike lanciato da Fridays for Future

28 / 11 / 2019

A distanza di circa due mesi dalla Settimana per il clima – che a fine settembre ha visto milioni di giovani scendere in piazza in tutto il mondo – Fridays for Future non si ferma e si appresta a fare una nuova irruzione sulla scena pubblica. Domani, venerdì 29 novembre, andrà in scena il quarto sciopero globale climatico, che questa volta assumerà il nome di “Block Friday”. Un chiaro gioco di parole che si richiama al “black Friday”, data simbolo di un sistema che continua ossessivamente a riprodurre quel modello ormai fallito di crescita infinita.

Sono tante le iniziative previste in Italia, che è stata promotrice di questa giornata in seguito all’assemblea nazionale tenutasi a Napoli agli inizi di ottobre. Assemblea che indicava proprio questa giornata come un momento in cui «sperimentare le tante pratiche discusse in questi giorni, come le pratiche di blocco e di disobbedienza civile caratterizzate dalla partecipazione pacifica e di massa». Blocchi di arterie stradali e azioni contro i principali simboli del capitalismo fossile saranno i leitmotiv della giornata, in cui si renderanno palesi le mutazioni di un movimento che in sei mesi ha sedimentato elementi sempre più marcati di anticapitalismo.

Block Friday

Diverse sono state le iniziative di lancio del “Block Friday” nelle varie città. Particolarmente indicativa quella romana, che ieri ha visto attivisti e attiviste incatenarsi davanti agli ingressi della sede amministrativa di Eni, multinazionale che a ragione viene considerata tra le principali protagoniste negative del climate change.

Lo sciopero si colloca in una fase temporale nella quale, in particolare nel nostro Paese, la crisi climatica sta accelerando il proprio impatto. L’acqua alta straordinaria di Venezia, le inondazioni nel nord-Ovest del Paese, in Toscana e in diverse regioni del Sud sono lo specchio di una situazione in cui clima e cattiva gestione del territorio stanno amplificando una devastazione che è prossima a diventare funesta.

Ma anche sul piano politico il “Block Friday” casca a fagiolo, perché segue di soli due giorni il voto dell’Europarlamento che ha dato il via libera alla nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Layen. Commissione che, al di là dei proclami della nuova presidente sulla «necessità di salvare il mondo», si appresta a varare il Green Deal, una serie di misure che vogliono coniugare la salvaguardia ambientale con i classi ci dettami dell’economia di mercato. Un connubio impossibile, che sta già aprendo contraddizioni e che è destinato ad aprirne altre, sempre più marcate.

Domani Globalproject.info seguirà la giornata con una cronaca multimediale dalle varie città e con vari approfondimenti.