Blitz del Comitato No Pedemontana al cantiere di Povegliano (TV), «Oggi è il giorno di lupi, lepri, volpi contro il disastro ambientale».

18 / 6 / 2017

Blitz e sanzionamento dal basso del cantiere di Povegliano da parte del Comitato No Pedemontana -Provincia di Treviso, di cui riportiamo il comunicato.

Non è forse un crimine condannare un territorio alla sua distruzione, per il profitto di pochi contro la vita di molti? La Pedemontana Veneta è un disastro ambientale ed economico, un'erosione ulteriore degli spazi vitali, ormai sempre più esegui di una provincia e una regione martoriate dai governi degli ultimi decenni. Nelle campagne e nelle città venete si sta perpetrando ormai da decenni, con un trend che non tende a diminuire, un vero e proprio saccheggio e depauperamento delle risorse naturali, del paesaggio e della salute di chi ci abita. 
Ma se si osserva il dibattito intorno alla necessità di questo mostro di cemento sembrano non esserci dubbi da parte delle forze politiche in campo: quest'opera si deve fare, dal PD alla Lega passando per i residuati di tutti i partiti centristi veneti e non solo. Del resto nonostante un apparente contrasto interno al mondo istituzionale che vedeva la Corte dei Conti e il Ministero dell'Ambiente porre dei dubbi rispetto alla legalità e all'utilità dell'opera sembra che le ferite si stiano rimarginando dato che Regione Veneto e SIS hanno firmato l'accordo per l'ultimazione dell'opera.

Contratto firmato sulla pelle dei cittadini. 94,5 km di cemento andranno a divorare prati, campi, argini, flora e fauna. Un nuovo primato negativo spetterà a questa regione, con la più lunga cava d'Europa dato che la Superstrada sarà per 65 km in trincea, andando a distruggere l'equilibro idro-geologico del territorio già reso precario dalla cementificazione esistente. 
Ovviamente chi dovrà pagare tutti questi danni, con un ritorno positivo pressochè inesistente? La gente comune. Infatti il pubblico ha già stanziato più di 600 milioni di euro per sostenere gli affari di un privato quale è il concessionario SIS. Ma la beffa supera qualsiasi immaginazione: infatti nonostante l'opera si realizzi anche con il contributo del pubblico, la Regione (attraverso i contribuenti) dovrà pure pagare un affito a SIS, che così gentilmente ha costruito una strada definita inutile pure dalla Corte dei Conti e dalla Banca Europea per gli investimenti. Affitto che ammonterà a più di 12 miliardi per 39 anni.

L'opera è realizzata solo al 25%. Bene Zaia, SIS e tutti coloro che vi ruotano attorno, il giorno della vostra vittoria non è questo. Oggi la pianura, i boschi, le colline si ribellano a questo mostro che volete imporci distruggendo terreni, habitat vitali per moltissime specie, aria e acqua fondamentali per la nostra salute. Oggi gli animali fanno sentire il loro grido, contro coloro che devastano e saccheggiano. Oggi è il giorno di lupi, lepri, volpi contro il disastro ambientale.

Immagine di copertina: Melania Pavan (Sherwood Foto)

Le immagini del blitz