La giornata di oggi è stata caratterizzata da mobilitazioni di piazza contro il ddl Gelmini in molte città italiane.
Mentre a Roma cortei e sit-in sotto Montecitorio bloccavano la città, a Bologna centinaia di studenti, ricercatori e precari hanno assediato il rettorato e attraversato in corteo la zona universitaria e la facoltà di Lettere.
Nonostante il ddl slitti a dopo l'approvazione della finanziaria per mancanza di fondi, studenti e studentesse sono scesi in piazza oggi per respingere questo progetto di riforma.
Sono state appese all'ingresso del rettorato delle borse vuote come simbolo della precarietà diffusa e strutturale in cui versa l'università pubblica, della dequalificazione dei saperi e delle forme di ricatto che quotidianamente i soggetti attivi di queste facoltà sono costretti a vivere.
Le borse vuote erano quelle degli "Stage e tirocini gratuiti", dei "Dottorati senza borsa" e della "Ricerca senza fondi".
Dopo l'azione davanti al rettorato gli studenti, le studentesse, i ricercatori e le ricercatrici hanno attraversato in corteo la zona universitaria con lo striscione d'apertura che recitava: " Contro il ddl dell'università, riprendiamoci i saperi nella città" e all'urlo di : "Siamo tutti indisponibili!" hanno bloccato delle lezioni che si stavano svolgendo nelle aule della facoltà di lettere e filosofia.
La mobilitazione continuerà con le giornate nazionali di Roma: il corteo di sabato e l'assemblea che domenica si terrà alla Sapienza.
Dalla prossima settimana a Bologna si terranno assemblee di facoltà per ribadire l'indisponibilità nei confronti di chi vuole gestire la crisi devastando il mondo della formazione, impoverendo il paese, smantellando i diritti dei lavoratori, costruendo un futuro di disoccupazione e precarietà.
Contro la crisi costruiamo insieme un'altra università!
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