Bologna - No people mover: la Collina del disonore!

Iniziativa comitato No people mover davanti alla sede del CCC di Bologna.

3 / 3 / 2012

Questa mattina una cinquantina di attivist* del comitato No people mover hanno lasciato davanti alla sede del CCC di Bologna una 'Collina' di letame in segno di protesta alla costruzione della monorotaia People mover.

Il CCC (consorzio coperative costruzioni) oltre a lavorare sul progetto People mover è invischiato nella costruzione della TAV in Val Susa e nell'allargamento della base militare Dal Molin a Vicenza, grandi opere inutili largamente contestate dalla popolazione. 

 A seguito il comunicato del comitato No people mover:

NO PEOPLE MOVER ALLA DIRIGENZA DEL CCC:
ERETTA UNA “COLLINA DEL DISONORE”.

Antica e gloriosa è la storia del movimento cooperativo nelle nostre terre. Concreti i suoi risultati per lavoratori, consumatori e ceti popolari. Quindi non accettiamo che una delle sue componenti più importanti, il Consorzio Cooperative di Costruzione (CCC) che festeggia quest'anno il centenario, sia trascinata da parte di presidenza e dirigenza in vicende che nulla hanno di onorevole, come Civis e People Mover.

Prima il Civis bloccato dopo lo sperpero di 100 milioni, con avvisi di garanzia per corruzione e frode. Ora il People Mover, un progetto nel quale il concorso di finanziamenti pubblici, garanzie pubbliche di risarcimento e mancata concorrenza, con fantasiosi assetti societari orchestrati dal CCC hanno trasformato di fatto un “project finance” a totale carico dei privati in un appalto pubblico, a totale rischio della comunità.

Non accettiamo silenti che le attività della cooperazione nel settore delle infrastrutture per la mobilità siano oggetto di “grande preoccupazione” da parte del Procuratore Generale della Corte dei Conti. Non vogliamo che la cooperazione deroghi dai suoi principi sanciti di trasparenza e di servizio alla comunità ed alla collettività, che l’hanno resa forte e socialmente autorevole, in nome di un presunto vantaggio economico aziendale contingente.

E’ sgradevole vedere il Presidente Collina del CCC sferzare la Giunta a procedere nonostante tutto (come fossero esecutori e non organi di governo della città), quando oramai solo parte del PD condivide (forse) appieno le motivazioni del People Mover. Tutto il resto del mondo politico o è contrario come noi in nome della più efficace strategia del Servizio Ferroviario Metropolitano che da decenni attende il completamento (proprio e solo a Bologna !) o chiede una riflessione trasparente, garantita e partecipata. L’opinione pubblica attraverso tutti gli organi di stampa appoggia queste richieste. Sgradevole sentirlo tacciare di “quattro gatti” chi come noi ha portato con competenza e autorevolezza il tema People Mover all’attenzione dei bolognesi e lo ha messo con la priorità dovuta nella agenda politica. Sgradevole che la pressione coinvolga i vertici della Lega COOP facendo dire imprudentemente a Ethel Frasinetti, direttore di Legacoop Bologna, che il People Mover non interessa ai lavoratori disoccupati. Questi ultimi invece si trovano a vivere una drammatica situazione causata proprio dallo sperpero del denaro pubblico e dalla formazione di un debito insostenibile anche attraverso le grandi opere inutili come questa, e come tutti i cittadini sono colpiti dai tagli dei servizi mentre si vogliono gettare soldi per simili costosissime inutilità.

A tutto questo oggi abbiamo risposto, come sempre, nello stile della bolognesità, popolare ed irriverente verso i tronfi potenti, con la costruzione di una “collina del disonore” davanti alla sede del CCC. Per il materiale ci siamo rifatti ad un antico ed originalissimo evento della nostra storia, che Bologna ha voluto omaggiare alla riapertura di uno dei suoi luoghi culturali caratteristici, l’Arena del Sole, con la narrazione che il Nobel Dario Fo ne fece, contenuta nel suo Fabulazzo Osceno. Infatti 700 anni fa in condizioni più tragiche i bolognesi cacciarono il legato pontificio, che li aveva trascinati in una sanguinosa inutile battaglia con veneziani e ferraresi, espugnando l’impenetrabile Rocca di Porta Saragozza in cui si era rinserrato coi nobili, senza morti né feriti, usando una singolare tecnica raccontata da Cola di Rienzo “Li Bolognesi travoccavano lo sterco dentro de lo Castiello”, insomma lanciando merda. Questo è il materiale che compone la collinetta.

Speriamo che il nostro gesto serva a far riflettere il presidente e la dirigenza del CCC e porti fortuna alla città ed alla cooperazione evitandoci il terzo atto di una saga disonorevole, dopo i capitoli di Metrò e Civis.

COMITATO NO PEOPLE MOVER

sito comitato no people mover

No people mover - Collina disonore