Verso il 25/02 in Val di Susa

Bologna - #occupy F(r)eccia Rossa Club

Occupati gli uffici Freccia Rossa Club a Bologna

16 / 2 / 2012

Oggi 50 attivisti del centro sociale TPO, come in altre città d'Italia, hanno occupato, armati di striscione, cartelli e megafono, il CLUB FRECCIA ROSSA della stazione centrale di Bologna, per sostenere il diritto a una mobilità degna, .

L'obiettivo era denunciare un piano aziendale di Trenitalia che in nome di una piccola elitè crea disagi quotidiani ai pendolari, cancella tratte notturne a lunga percorrenza e lascia a casa 600 lavoratori costretti, per difendersi, ad accamparsi su una torre ferroviaria da più di un mese.

Il Club è una piccola enclave privata riservata ai pochi fruitori danarosi dei TAV, che subito si è imballata di manifestanti determinati a svelare il difficile percorso della TAV. Percorso che ha distrutto i territori su cui è passata e che in val di susa ha creato un dispotivo militare pronto a passare sulle vite dei/lle valliggiani/ne.

Per le vicende del 3 luglio in val di susa, 42 compagn* sono ancora in stato di arresto o altre misure restrittive solo per essersi opposti a queste logiche. Per questo una parte degli attivisti ha presidiato i locali chiedendo di poter inviare dei fax di solidarietà ai notav ancora in prigione, mentre gli altri nell'atrio della stazione coinvolgevano i numerosi passanti.

Dopo più di un'ora di occupazione della hall del club, i manisfestanti, non ricevendo alcuna garanzia rispetto all'invio dei fax, hanno occupato la sala d'attesa v.i.p. al primo piano, utilizzando striscioni e cartelli per comunicare con l'affollato piazzale della stazione.

Dopo aver ottenuto la dichiarazione pubblica da parte di un dirigente di Trenitalia che si impegna a inviare via fax il comunicato di solidarietà scritto dagli attivisti del TPO a tutti coloro che ancora sono in carcere, ai domicialiri o sottoposti ad altre misure restrittive, i manifestanti sono usciti dai locali improvvisando un corteo all'interno della stazione.

La prossima fermata, annunciata dagli attivisti, è prevista per il 25 febbraio in Val Susa per reclamare numerosi la libertà dei no-tav e dei territori.

A seguire il testo del fax di solidarietà agli arrestati:

Non eravate soli sui sentieri della val susa, non siete soli oggi.
Insieme abbiamo cercato di difendere una valle per riprenderci un bene comune e bloccare un meccanismo cannibale che nonostante la crisi continua a mangiare soldi, territorio e vite. Insieme abbiamo subito la militarizzazione del val clarea in tempo di “pace”. Insieme ad una popolazione intera abbiamo riscoperto e praticato la dignità. Insieme abbiamo pensato un altra mobilità, non a alta voracità, non basata sulle merci e i flussi monetari, ma sulle persone e i loro bisogni.
La giornata del 26 gennaio ha cambiato la vita di quarantuno persone, per cosa? Per aver scelto. Tutt*  noi abbiamo scelto di stare accanto a voi il 3 luglio, scelto di stare dalla parte di chi lotta per la difesa e la riconquista dei beni comuni.
La voglia di oggi è quella di esprimere qualcosa che va oltre la solidarietà, qualcosa che va oltre la complicità: oggi a voi vogliamo dare dignità.
La dignità di chi insieme ad un'intera valle ha deciso di riprendersi il diritto di poter scegliere. Scegliere un futuro, una vita, un sistema e perché no anche un mondo diverso.
Anche Bologna si esprime contro la tav e per la vostra libertà con la voglia di rivederci al più presto nelle strade nelle piazze e nelle valli a gridare che la difesa dei beni comuni non si arresta.

Galleria fotografica dal restodelcarlino

Galleria fotografica da repubblica

Bologna - Occupy Freccia Rossa Club

Bologna - Fax solidarietà agli arrestati

Bologna - Tensioni con la Polfer all'uscita del club

Bologna - Corteo in stazione

Bologna - Occupy Freccia Rossa Club

Bologna - calato lo striscione dal club freccia rossa