Bologna - Se non si investe in welfare, Berlusconi e Monti sono uguali!

Comunicato degli Educatori contro i tagli sulla visita di Monti a Bologna il 16 giugno

5 / 6 / 2012

Gli educatori contro i tagli parteciperanno all'assemblea cittadina che si terrà il 6 giugno in piazza San Francesco e alla manifestazione del 16 giugno che contesterà le politiche del governo Monti.

I servizi sociali sono stati colpiti drammaticamente dalle politiche del governo Berlusconi e con loro la dignità di chi in questi servizi lavora. Sappiamo tutti cosa ha significato il taglio ai fondi per la non autosufficienza ed in generale la drastica riduzione dei fondi destinati al welfare.

Con il governo Monti non stiamo assistendo ad un cambio di programma, anzi, si insiste a far pagare la crisi agli ultimi ed ai penultimi. Meno welfare proprio nel momento in cui la crisi chiede maggiori ammortizzatori e protezioni sociali.

E' un governo senz'anima e senza coraggio.

E' un governo debole coi forti; le banche, i possessori di grandi patrimoni, gli speculatori finanziari, l'industria bellica, non hanno visto le loro ricchezze ed il loro potere scalfito, ma anzi continuano, nella crisi, a lucrare. Continua il business delle grandi opere, delle grandi parate, gli affari delle banche e dell'industria bellica. La tassazione non colpisce i grandi capitali.

E' un governo forte coi deboli perchè su di noi si è abbattuta la scure dell'aumento delle tasse, il dramma della crescente disoccupazione, il ricatto della precarietà lavorativa.

E' un governo senza coraggio perchè in un momento di crisi c'è bisogno di investire nel welfare, nella formazione, nella cultura. Quello che oggi sembra un costo in più è ricchezza sociale che si crea. Il welfare non è un costo, bensì ricchezza sociale che si crea.

C'è bisogno di un'alternativa a questo governo che ritorni a parlare di quelli che per noi sono i veri antidoti alla crisi: reddito di cittadinanza, investimenti, innovazione e riprogettazione del welfare, patrimoniale, abbattimento delle spese belliche e delle spese per le grandi opere.

Educatori contro i tagli