Per dieci anni abbiamo sopportato in silenzio, senza proferire verbo. Abbiamo assistito impassibili all'approvazione di leggi razziste, ai tagli all'università e alla ricerca, agli attacchi ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, al proliferare di comitati antidegrado e di ordinanze restrittive che ci lasciano sole nelle piazze e nelle strade di questa città.
Ma stanotte abbiamo rotto il nostro silenzio e siamo tornate a parlare. Perchè noi, custodi del passato di questa città, non vediamo alcun futuro tra queste macerie. E prima di fare la fine di Pompei abbiamo deciso di lanciare un messaggio alla città: Bologna, sveglia!
Noi abbiamo i piedi per terra ma sappiamo ancora sognare, da sempre immobili ma ancora capaci di immaginare un altro futuro per questo paese.
Oggi ci uniamo alle grida di tutte le precarie e i precari, studenti e studentesse che il 14 saranno sotto Montecitorio per sfiduciare questo Governo.
STATUE UNITE CONTRO LA CRISI!
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Statue, studenti e precari