Bologna – Tutti devono sapere

Azione comunicativa contro i tagli nella scuola dell'Assemblea genitori e insegnanti e i Precari della scuola

8 / 6 / 2010

Il mondo della scuola bolognese ancora in mobilitazione sulla questione dei tagli. Nel pomeriggio si sono dati appuntamento per un'azione comunicativa per comunicare alla città il terribile futuro che aspetta il mondo della formazione nelle scuole primarie. “Tutti devono sapere” è il nome dell'iniziativa di volantinaggio e comunicazione portata avanti sugli autobus della città. Divisi in gruppi di persone, sono saliti sui mezzi di trasporto declamando un breve testo, distribuendo volantini e dando a tutti appuntamento per una giornata di Protesta in Festa davanti al Ufficio Scolastico Regionale in Via De'Castagnoli per giovedì 10 giugno alle ore 17.00.

 42mila insegnanti in meno, 15 mila bidelli e assistenti in meno, 1 miliardo e 500 milioni di euro in più alle scuole private, riduzione delle ore di insegnamento, nessuna ora di compresenza nelle scuole primarie, fino a 33 alunni per classe, solo 27 ore alle famiglie che ne chiedono 30-40, mancano i soldi per i supplenti e lo Stato deve alle scuole 1 miliardo e 200 milioni di euro. “E' in corso un processo inequivocabile di impoverimento della scuola pubblica – dicono nel volantino - se si continua così si andrà verso una scuola pubblica di serie B destinata a creare insicurezza, lavoro precario e solitudine”. Insegnanti, molti precari con un cartello sulla schiena che portava una sagoma modellata da invisibile, che diceva “Chi lo rivedrà a settembre? -scade il 30 giugno 2010" e genitori continuano la mobilitazione dal basso. “Perchè in Italia – dicono – nessuno è informato su quello che sta accadendo. C'è un grande problema di dis-informazione su queste questioni e nel silenzio la scuola viene smantellata. Crediamo sia un problema che ha a che fare col futuro di tutti noi: una scuola pubblica sempre più povera prepara una società più ignorante, più divisa e più insicura. Contiamo che anche voi siate sensibili al disastro cui va incontro la scuola dei nostri figli e alunni e continueremo a mobilitarci fino alla fine dell'anno scolastico”.

 L'iniziativa segue quella dei Precari della Scuola che ieri hanno occupato simbolicamente la Torre degli Asinelli e calato uno striscione dalla vetta che diceva: “No ai Tagli”. Mentre continua lo anche oggi lo sciopero di 48 ore degli scrutini nelle scuole secondarie, con l'adesione di oltre 500 docenti di tutta la provincia di Bologna che coinvolge 120 classi e più di 3mila alunni e sta paralizzando 15 scuole superiori della città.

Playlist

Bologna, Tutti devono sapere

Bologna - Dalla Torre degli Asinelli "No ai tagli" nella scuola