Bologna – Una splendida giornata

Migliaia di persone invadono la città. Corteo selvaggio blocca i negozi del centro.Connetti, condividi, confliggi

6 / 5 / 2011

Lo sciopero generale inizia stamattina presto a Bologna. Tanti i cortei e le iniziative che hanno riempito di contenuti questo 6 maggio. Il corteo ufficiale della Cgil partiva da Piazza Azzarita, quello della Fiom e di Uniti per lo sciopero da Porta San Felice. Migliaia le persone che hanno invaso la città per difendere i diritti dei lavoratori e non solo. Precarietà, reddito, libertà e diritti al centro della giornata. A sfilare 30 mila persone: tante e tanti lavoratori in lotta dentro le fabbriche, lo spezzone della Fiom era infatti aperto dagli operai della Verlicchi che si sono visti chiudere l'azienda all'improvviso, ma anche gli impiegati nei call-center, gli operatori sociali, gli insegnanti che stanno subendo i pesanti tagli al welfare e al mondo della formazione. Tanti anche gli studenti medi, universitari, i precari, gli operai, i comitati per i beni comuni, che hanno dato vita allo spezzone di Uniti per lo sciopero, che dopo aver sfilato affianco ai lavoratori ha dato vita a un corteo selvaggio per le vie del centro cittadino.

La sfida era generalizzare lo sciopero e provare a estendere oltre le 8 ore e oltre alle categorie la mobilitazione ai tanti che, proprio a causa delle loro tipologie di contratto non potevano aderire allo sciopero, e contemporaneamente bloccare i nodi della produzione cittadina. Per questo, lo spezzone composto da quasi mille persone, ha deviato su via Indipendeza e ha preso di mira le catene di negozi per denunciare il vergognoso contratto separato del commercio. H&M, Foot Locker, Tezenis – accusata di maltrattamenti nei confronti dei dipendenti -, Acqua e Sapone – che proprio oggi lanciava il Career day per le assunzioni probabilmente precarie -, ma anche La Feltrinelli e la Coop, sono state chiuse dal basso per sciopero con striscioni, speakeraggio e volantinaggi interni, mentre il Sound system accompagnava il corteo selvaggio.

Dal corteo si alza forte il coro 'Odio la Lega' quando passa vicino alla sede del pratito razzista e xenofobo, blindata dalla celere. La Lega non deve avere cittadinanza nelle città italiane, è un partito menzognero e razzista, complice e artefice delle politiche vergognose di questo governo. Ma in questa giornata è stato importante generalizzare lo sciopero, senza cadere nelle provocazioni della Lega e di Manes Bernardini, un personaggio pericoloso per questa città che vorrebbe giocarsi un grosso spot vittimistico per le elezioni amministrative. Di sicuro verrà il giorno in cui la Lega scomparirà e tutte le sue sedi verranno chiuse.

Durante la manifestazione è stato fatto un blitz all'Er.go, l'ufficio per il diritto allo studio dell'Università di Bologna, chiuso da uno striscione che recitava “Cogito, Ergo, Sciopero” e attacchinato all'ingresso con delle finte pergamene di laurea e manifesti contro gli stage e i tirocini non retribuiti. Il corteo ha poi proseguito su via Marconi con un'azione dimostrativa nei confronti di Atc, l'azienda di trasporto pubblico che ha da poco aumentato le tariffe: Ticket Crossing contro la crisi è lo slogan che più di una volta ha scandito le tappe di questa giornata che si è conclusa con l'entrata in Piazza San Francesco.

Nella giornata dello sciopero generale della Cgil la scommessa sulla generalizzazione a partire dal percorso di Uniti contro la crisi e per lo sciopero ha rilanciato una giornata che riapre spazi di conflitto, riportando al centro del dibattito politico le questioni sociali che quest'autunno e non solo erano state al centro delle mobilitazioni dei movimenti, degli studenti e dei metalmeccanici.

Una giornata ricca di contenuti e di iniziative che ha saputo, anche a Bologna, inserire il tema della precarietà e del reddito all'interno della mobilitazione per lo sciopero generale. Generalizzare ed estendere lo sciopero era la sfida, parlare delle vite sottoposte al ricatto di questa crisi, accesso ai saperi e alla formazione per tutt@, ma anche proporre vie di alternativa reale e praticabile per immaginare un futuro che sempre più viene annullato a colpi di tagli, impossibilità reale di sopravvivere alla crisi che precarizza sempre di più le nostre vite.

Bologna, 6 maggio 2011 - Foto prima della partenza del corteo

Bologna, 6 maggio 2011 - Intervento durante il corteo

Bologna, 6 maggio 2011 - Manif sauvage entra ad H&M

Bologna sciopero selvaggio nei negozi #2

Bologna 6 maggio 2011, foto spezzone "Uniti per lo sciopero" e corteo selvaggio

Bologna - video Sciopero Generale 6 maggio 2011