Bologna - Bartleby sotto sgombero

Caffè per gli operai o polizia per Bartleby?

Lunedì 29 giugno - Difendiamo Bartleby!

Utente: Ada
29 / 6 / 2009


Lettera pubblica alle studentesse e agli studenti, ai docenti, ai cittadini, alla stampa, al Rettore

Atto primo:

Bartleby dichiara pubblicamente più e più volte la propria disponibilità a sospendere le iniziative culturali e politiche 

per permettere i lavori legati ai server contenuti in una porzione isolata dello stabile.

Atto secondo:

qualche settimana fa alcuni operai entrano nel nostro atelier: gli offriamo acqua e caffè, nel cortile allestiscono un 

cantiere e iniziano a lavorare. Un pò di giorni di lavoro, e poi non li vediamo più. Fortuna vuole che ne conserviamo le foto.

Atto terzo:

l' Università di Bologna, dopo aver ritirato gli operai, ci chiede gentilmente di andarcene per permettere lo svolgimento dei lavori. 

Ci fa recapitare, altrettanto gentilmente, alcuni provvedimenti disciplinari: evidentemente si tratta di un riconoscimento politico 

per gli importanti progetti di Bartleby.

Atto quarto:

Caffè e brioche per gli operai o polizia per Bartleby?

Lunedi 29 giugno ore 6, purtroppo del mattino, via Capo di Lucca 30.

Difendiamo Bartleby, siete tutt@ invitat@.

Non sempre dobbiamo parlare di quei documenti inesistenti che accerterebbero l’inagibilità di via Capo di Lucca 30 o della farsa dei lavori. Ne stiamo di fatto parlando molto in questi mesi, decostruendo pezzo dopo pezzo le affermazioni del Rettorato.

Di certo solo in questi termini l’Università di Bologna ha guardato al progetto Bartleby, senza dimenticarci le cariche della polizia sotto il Rettorato il 6 aprile e le minacce di sanzioni disciplinari per alcuni occupanti. E adesso di nuovo il rischio di uno sgombero. Nessuna risposta politica al movimento dell’Onda e a quelle questioni cruciali che l’esperienza di Bartleby sta facendo emergere: la lotta contro i processi di dequalificazione dei saperi, il tema della ricerca indipendente e più in generale la messa in discussione di tutte quelle gerarchie feudali che contraddistinguono l’università italiana.

E ancora, il rapporto tra forme di vita, produzione artistica e spazio pubblico, in una Bologna fatta di militarizzazione e controllo sociale -che cos’è piazza Verdi se non un corpo a corpo quotidiano tra la socialità giovanile e le camionette della polizia?

Bartleby sta ridefinendo la geografia metropolitana: è un punto di incontro e di organizzazione della produzione indipendente in grado di intrecciare studenti e ricercatori, artisti e intellettuali, energie e potenze che -nonostante cinque anni di cofferatismo- fanno di Bologna un territorio che vale ancora la pena di vivere. 

Ma Bartleby è in primis la consistenza e la capacità di sviluppo politico dell'Onda, di un movimento in grado di lanciare una sfida importante e piena di futuro: come si lotta per non pagare la crisi?
Bartleby è di nuovo sotto sgombero.

DIFENDIAMOLO!!!

LUNEDI 29 GIUGNO ORE 6, via Capo di Lucca 30.

Bartleby-spazio occupato