Centri sociali, studenti e comitati per l'ambiente verso l'Aquila

Campania - Contro la crisi e lo stato d’eccezione, il 20 novembre tutti a L’Aquila.

La Campania risponde all'appello dei comitati aquilani

17 / 11 / 2010

La gestione delle emergenze nel nostro paese è stata caratterizzata dalla costruzione di una sorta di stato d’eccezione permanente. Gli strumenti legislativi, come i commissariati straordinari; lo strumento repressivo, come arma di controllo sociale volto ad evitare ogni critica al manovratore ed addirittura gli stessi uomini - come Guido Bertolaso, Franco Gabrieli, e tanti altri - hanno caratterizzato le emergenze in Italia.

La vicenda del post terremoto in Abruzzo è un fulgido esempio della gestione delle emergenze nel nostro paese. Sono stati garantiti i profitti alle lobby dei costruttori e degli affaristi – principalmente del Nord – per costruire una delle più grandi speculazioni che la storia recente del paese ricordi. Di contro quello che le comunità aquilane ci raccontano, ovvero l’aumento vertiginoso della disoccupazione, il ripristino ormai imminente della pressione fiscale, l’assenza di un disegno di recupero e ripristino del centro storico de L’Aquila, sono questioni che non interessano coloro i quali hanno gestito l’emergenza terremoto ed hanno ora finito i loro affari.

Il governo ha abbandonato l’Aquila a se stessa.

Esattamente quello che avvenne in Campania dopo il terremoto del 1980, che si trascinò dietro decenni di cattiva gestione dei finanziamenti che hanno costretti i cittadini per quasi trent’anni nei container (gli ultimi casi erano presenti fino a qualche anno fa in Irpinia). 60.000 miliardi di vecchie lire divennero il business degli anni ottanta per la politica, i costruttori, gli imprenditori del Nord e le lobby criminali. Una shock economy all’italiana quella del post terremoto in Irpinia, che in modi, tempi e fasi diverse si è ripetuta a L’Aquila ed in Abruzzo.

Emergenza ormai è diventato il nome unico e solo del tentativo di governance dei territori. È quella che continuiamo a vivere in Campania rispetto alla vicenda rifiuti. Il miracolo di Berlusconi è stato ormai svelato come farsa, ma i nostri territori continuano ad essere devastati da rifiuti di ogni tipo, le nostre falde acquifere continuano ad essere inquinate, la nostra agricoltura distrutta per sempre, la nostra salute esposta al rischio delle neoplasie in uno dei territori più avvelenati d’Europa.

Per questo sappiamo bene cosa vuol dire resistere nell’emergenze, resistere al tentativo di governance dei conflitti legati alla giustizia sociale ed ambientale frutto di tentativi di applicazione di ricette da shock economy.

Una governance che diventa sempre più dura nel Mezzogiorno dove l’utilizzo della repressione delle lotte sociali risulta sempre funzionale al mantenimento di uno stato di subalternità delle nostre terre al nord del paese. Gestire le emergenze in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Molise, …significa costruire i presupposti per perpetrare lo stato di subalternità dei meridionali consentendo ai vettori economici del nord del paese di fare della nostra terra il giardino padano. È per questo che a casa nostra ci finiscono rifiuti industriali del nord, è per questo che l’emigrazione diventa sempre di più un fenomeno di massa facilitando l’abbassamento dei salari e la ricattabilità soprattutto dei giovani, è per questo che le lobby delle mulitutility e dei costruttori trovano nelle nostre terre l’eldorado della speculazione dalla monnezza al Ponte sullo stretto, dalle centrali a turbogas agli inceneritori, dalla Tav al prossimo piano casa.

Sappiamo come al vicenda Campana sia legata a quella Aquilana ed Abruzzese, sappiamo come le nostre comunità si sono attraversate in questi due anni e come abbiano imparato a riconoscersi come fratelli e sorelle nella lotta.

Per tutte queste ragioni saremo a L’Aquila il 20 novembre prossimo rispondendo ad una chiamata della comunità aquilana che sentiamo vicina.

Saremo in quella manifestazione insieme, come comitati di lotta in difesa della salute e dell’ambiente, come centri sociali, come realtà studentesche ed universitarie contro tutte le emergenze e gli stati d’eccezione.

Laboratorio Occupato Insurgencia (Napoli), CSOA Depistaggio (Benevento), Laboratorio Sociale Millepiani (Caserta), Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano (Napoli), Comitato antidiscarica Giugliano (Napoli), Aula Occupata Flex (Napoli), Collettivi autonomi studenteschi F.u.c.k. (Napoli)

Per info partenze pullman da Napoli (Metro Chiaiano e Piazza Garibaldi) : 3383031201 - 3387490512

Costo 13 euro A/R