Fonte: Corriere.it 28.09.09

Cannoni di suono sui manifestanti

Per la prima volta queste armi acustiche impiegate per l’ordine pubblico / Per disperdere la folla a Pittsburgh utilizzati anche sirene dal suono acuto e insostenibile

28 / 9 / 2009

MILANO - Una delle novità emerse dal G20 di Pittsburgh è stata sperimentata direttamente dai manifestanti. Che oltre alle solite cariche della polizia, alle manganellate e ai gas lacrimogeni, allo spray al peperoncino e alle pallottole di gomma, hanno dovuto fronteggiare perfino un cannone di suono. Così lo definisce il New York Times, anche se più che a un obice assomiglia a un’antenna satellitare, montata su veicoli blindati della polizia. Il programma che trasmette però non è affatto divertente: si tratta di un trillo persistente e acuto, a volume molto alto, insostenibile per le orecchie. Sui gruppi di anti-G20 riunitisi in città – per la verità poche migliaia di manifestanti – è stato usato ripetutamente. È la prima volta, secondo le autorità cittadine, che simili armi sonore – già sperimentate da qualche tempo in ambito militare – sono utilizzate negli Stati Uniti per mantenere l’ordine pubblico.

CANNONI DI SUONO O LRAD - Li chiamano apparecchi acustici ad ampio raggio (long-range acoustic device, LRAD) e secondo il loro produttore, l’American Technology Corporation, sono progettati per comunicazioni a lunga distanza e «inequivocabili ammonimenti». Le sirene sparate sui manifestanti sono in effetti inequivocabilmente fastidiose. Ma che siano anche pericolose? Il loro suono può toccare i 145- 151 decibel – equivalenti a uno sparo – a una distanza di un metro. Danni all’udito, secondo i dati del National Institutes of Health riportati da Msnbc , possono essere indotti già da scoppi di 110-120 decibel, ma ne bastano di meno se il rumore è prolungato. Anche perché, se è vero che i LRAD permettono di comunicare chiaramente tra i 300 metri e i 3 chilometri, lungo le strade di Pittsburgh l’obiettivo non era lanciare avvisi a un miglio di distanza, bensì sparare il suono direttamente nelle orecchie dei manifestanti più vicini (ma anche di qualsiasi altro cittadino che si trovasse disgraziatamente nei paraggi o anche fosse solo rintanato a casa sua).

ARMI NON LETALI - I «cannoni sonori» fanno parte del crescente battaglione delle armi non-letali, così definite perché, contrariamente a una pallottola, non arrecherebbero danni fisici permanenti. Ma – ribattono i critici di simili strumenti – oltre a essere pericolose, queste tecnologie puntano a nascondere i loro effetti nocivi (agli occhi di una telecamera è più efficace una testa rotta che un timpano danneggiato). Finora le armi acustiche erano state usate in Iraq e, più recentemente – almeno secondo il Guardian –, in Honduras contro l’ambasciata brasiliana dove si è rifugiato il presidente deposto Manuel Zelaya. Ora anche la verde, rinnovata e decantata Pittsburgh può fregiarsi di essere parte di questa ragguardevole avanguardia.

Carola Frediani

LRAD Sound Weapon

Long Range Acoustic Device (LRAD)