Cariche in Val di Susa. Un ragazzo trasportato d'urgenza alle Molinette

Da ieri sera comitati e forze dell'ordine si stanno fronteggiando nei pressi di un sito di Coldimosso. Alle 19.00 sono partite le violente cariche della polizia.

17 / 2 / 2010

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INDETTO PER GIOVEDI' 18/2 ALLE ORE 11 A TORINO
UN PRESIDIO DI FRONTE ALLA RAI DI VIA VERDI.

Mercoledì 17 febbraio

Dalla Val di Susa giungono in serata le notizie di cariche della polizia contro gli attivisti No Tav.

Dopo le iniziative della scorsa notte infatti alle 18.30 i No Tav si erano di nuovo mossi per raggiungere la trivella in zona Coldimosso.

Hanno raggiunto le vicinanze della trivella e dopo una prima carica di "allegerimento" la polizia ha iniziato a caricare in maniera più brutale agli ordini di Spartaco Mortola, uno dei responsabili della mattanza genovese nei giorni del G8.

Ci sono numerosi feriti, fra cui due donne ricoverate all'ospedale e un ragazzo trasportato d'urgenza alle Molinette per sospetto trauma cerebrale. Nonostante questo gli attivisti continuano a restare sul posto per difendere la loro valle.

Alle 21.00 gli attivisti No Tav si sono spostati a bloccare la statale 24 e l'autostrada. E' ingente lo schieramento della polizia e gli attivisti si stanno spostando a Bussoleno.

Poco dopo la mezzanotte una nuova carica della polizia con lancio di lacrimogeni a Bussoleno. Una giornata lunghissima per il popolo No Tav che dimostra una volta ancora tutta la sua determinazione.

Comunicato sui fatti dell'alba del 17 Febbraio

Questa volta è mancato poco. Molto poco, e il cantiere della trivella veniva occupato. Pensavano di nascondersi come sempre tra il buio della notte,il luogo improbabile dell’ennesimo sondaggio truffa e il blitz a sorpresa. Invece l’allarme parte in anticipo e già alle 23.30 il popolo valsusino è mobilitato. Alle 24.00 si individua la trivella appena posizionata ma ancora da montare. Il luogo è Coldimosso, tra Bussoleno e Susa, il sondaggio è l’S72. Dai presidi di S.Antonino e Susa partono decine di macchine che convergono sul luogo. Le forze dell’ordine sono prese alla sprovvista, sono ancora poche e mal posizionate, il primo posto di blocco sulla statale viene aggirato facilmente passando per i prati ghiacciati. Un attimo e un centinaio di persone si ritrovano con la trivella a meno di 10 metri e un unico cordone di poliziotti. A quel punto ecco che entra di scena il sanguinario vicequestore Spartaco Mortola (per sapere bene chi è, cosa ha fatto e che faccia ha, digitare su google il suo nome e cognome) che “a freddo” ordina ai suoi uomini di caricare. Per fortuna solo qualche contuso e tanta rabbia. Ma serve a poco, la gente non si sposta, rimane a far pressione e a vagare intorno al cantiere, mettendo in continua apprensione le forze dell’ordine.Intanto, vista la situazione difficile in cui si trovano, chiudono completamente la SS24 e l’autostrada con più blocchi sia per le auto sia per chi arriva a piedi, impedendo così a molte persone di raggiungere il luogo della trivella. Partono presidi volanti davanti ai posti di blocco. I loro rinforzi invece arrivano e sono come sempre in numero spropositato. Ma, nonostante questo, per potersi garantire una via di fuga a loro e alla trivella, non possono far altro che tagliare con il cannello il guard-rail dell’autostrada e con la ruspa costruire sul momento uno svincolo “volante” contiguo al cantiere appena installato.
Bloccano le strade di mezza Valle di Susa, impediscono alle persone di muoversi liberamente, distruggono un guard-rail dell’autostrada e si fanno uno svincolo tutto per loro.
Il tutto per fare un sondaggio farsa di 30 metri.
E questi vogliono fare un opera con cantieri che durerebbero 20 anni…
…a sarà dura…ma sempre per loro!
Comitato no tav Spinta dal Bass – Spazio Sociale libertario Takuma

Le proteste della mattina contro la trivella

Il blocco della Valle. Notte del 18 Febbraio

La polizia carica selvaggiamente

Le cariche nel bosco