Carovana ambientale per la salute dei territori: la prima tappa a Sherwood Festival, Padova

Appuntamento lunedì 12 luglio alle 19 a Sherwood Festival (Park Nord Stadio Euganeo Padova)

7 / 7 / 2021

Sono due le carovane ambientali per la salute dei territori che, lanciate da Rise Up 4 Climate Justice, attraverseranno l’Italia nel mese di luglio.

Carovana ambiente Rise Up

Dal 7 all'11 luglio a Venezia si terrà il G20 della finanza e da lì partirà la prima carovana che si concluderà in Val di Susa il 21 luglio durante l’estate No Tav, attraversando Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Piemonte. La seconda carovana invece si muoverà dal Molise, passerà per Taranto e si concluderà a Napoli in occasione della contestazione al G20 “Ambiente-clima-energia” del 22 e 23 luglio.

«Ma per quale motivo abbiamo deciso di lanciare questi appuntamenti? Le sofferenze individuali e sociali che hanno segnato l’ultimo periodo pensiamo invece debbano essere superate caratterizzando con un cambio di rotta radicale i prossimi anni. Per questo tante realtà italiane si sono messe in connessione nell’ultimo periodo per costruire e rilanciare percorsi territoriali e nazionali di mobilitazione con una Carovana per una vita degna e giusta. Un percorso che si muove su un doppio filo rosso, un intreccio che intende al contempo denunciare le condizioni di inquinamento, sfruttamento e devastazione ambientale che caratterizzano i territori e intessere legami si solidarietà e di lotta per rovesciare il tempo che stiamo vivendo».

Le Carovane uniranno in un percorso di mobilitazione iniziative di discussione e di lotta, momenti di disvelamento di nocività sociali e ambientali che caratterizzano i territori e confronti con le città.

Il primo appuntamento sarà a Padova il 12 luglio, nella cornice di Sherwood Festival, con la Tavola Rotonda dei comitati e realtà venete che lottano per la giustizia ambientale e sociale.

Il Veneto è un territorio estremamente inquinato, cementificato e industrializzato. Dall’infrastruttura viaria, costruita per agevolare il raggiungimento di Venezia e facilitare i flussi turistici, alla massiccia presenza di impianti produttivi nocivi, puntualmente assolti dalle loro responsabilità sulla salute, passando per l’obsolescenza delle linee di inceneritori, non c’è angolo del Veneto in cui la salute e il benessere delle comunità e la tutela del territorio non si debbano scontrare con progetti impattanti e dannosi.

Per questo motivo, la rete di comitati in tutta la Regione è fittissima: dall’esperienza del Comitato No Grandi Navi, che a Venezia dal 2012 combatte per l’estromissione delle navi da crociera dalla laguna, all’arcipelago No Pfas, attivo in particolare nelle province di Padova e Vicenza contro la contaminazione delle falde acquifere e dei terreni da pfas, passando per i comitati contro gli inceneritori a Fusina e Padova. Le esperienze di resistenza riguardano anche ad esempio il progetto di costruzione di nuovi enormi hub di Amazon, contrastato dal comitato No Maxi Polo di Casale, Quarto e Roncade non solo per l’impatto che un’infrastruttura del genere avrebbe sul territorio, ma anche per le ripercussioni economiche della presenza di un gigante dell’e-commerce come Amazon. Accanto a questi esempi sono emersi, soprattutto nell’ultimo anno, numerosi movimenti e comitati a difesa del diritto alla salute, messo a repentaglio non solo dalla gestione neoliberista della sanità pubblica, ma anche dalle nocività presenti sui territori.
Questi sono solo alcuni esempi delle esperienze nate sul territorio veneto e che nel 2018 hanno iniziato un percorso comune, di condivisione di saperi e pratiche, con l’obiettivo di unire le proprie battaglie e riconoscere, alla base di ciascuna, la volontà di mettere il profitto davanti alla vita e all’ambiente.

Nel 2018 la piattaforma Siamo ancora in tempo aveva riunito tutti i comitati territoriali veneti in una piattaforma rivendicativa frutto di un lavoro straordinario, di una condivisione di saperi e pratiche ricchissima. Alla luce di questo anno di pandemia, mettere a verifica le diverse situazioni, analizzare in che modo le aree più inquinate hanno reagito al Covid-19, come la governance regionale e nazionale stia gestendo, nell’emergenzialità, i diversi contesti è fondamentale.

Per questo motivo nel contesto del Festival di Sherwood, un festival indipendente che da oltre vent’anni si contraddistingue per i contenuti politici che offre al pubblico, i comitati territoriali veneti accoglieranno la prima tappa della Carovana ambientale per la salute dei territori.