Per la prima volta Aler costretta a concedere alloggi agli occupanti

Case di Plastica: La lotta paga!

Dopo sei anni e mezzo di resistenza, ora in corso il trasloco verso le nuove case

17 / 8 / 2010

Dalle 6.30 del 16 agosto 2010, è in corso il trasloco dalle Case di Plastica di Sesto San Giovanni, sorvegliato da ingenti forze di polizia e assistito da decine di addetti Aler. Stamattina le famiglie migranti, che avevano firmato i contratti nei giorni scorsi, hanno ricevuto le chiavi dei loro nuovi alloggi. Si tratta di una vittoria senza precedenti, perché per la prima volta Aler, invece di usare il pugno di ferro della Prefettura contro gli occupanti, ha dovuto concedere alloggi con regolari contratti.  Le famiglie delle Case di Plastica escono così dalla precarietà abitativa. Le operazioni di sgombero dei locali  dello stabile, che sarà abbattuto, dureranno tutta la giornata, e in queste prime ore non si registrano momenti di tensione. Di seguito il comunicato dell'Associazione Para Todos Todo ed ActionMilano.

CASE DI PLASTICA: LA LOTTA PAGA, LA LOTTA CONTINUA!

 Oggi 16 agosto 2010, l’Aler ha consegnato, a Sesto San Giovanni, le chiavi di 14 alloggi alle famiglie delle Case di Plastica di via Catania 126. Dopo oltre sei anni di lotta, siamo felici di comunicare che l’Aler ha dovuto cedere!

Dopo l’occupazione del 29 aprile 2004, noi abitanti, donne e uomini di Ecuador e Perù, abbiamo autorecuperato gli appartamenti delle Case di Plastica, lasciati in abbandono da Aler. Nel tempo, abbiamo costruito una comunità integrata nel quartiere, abbiamo restituito alla città un patrimonio utilizzabile a fini abitativi, ci siamo organizzati nelle mobilitazioni nazionali per i diritti dei migranti. La scelta di occupare è stata la nostra risposta a un bisogno fondamentale come quello del diritto alla casa, senza che sia stato sottratto niente a nessuno: è stata l’Aler, semmai, a dimostrare scarsissimo interesse per le proprie risorse economiche e per l’emergenza abitativa, lasciando a metà i lavori di sistemazione dello stabile senza rendere assegnabili gli alloggi .

 Anche il Comune di Sesto ha puntato sulla cancellazione delle Case di Plastica, esempio di architettura sperimentale inizialmente destinato alla forza lavoro che affluiva dal sud alle fabbriche sestesi. Lo stesso sinistro Comune si è visto finanziare (nel 2009), dalla destrissima Regione Lombardia, il “Contratto di Quartiere Parpagliona”, che ha come perno l’abbattimento delle Case di Plastica: tanto, diceva il progetto presentato, alle Case di Plastica non abita nessuno! Meglio abbattere uno stabile oggi perfettamente vivibile per costruirne, forse, un altro con più appartamenti meno spaziosi! Un bel modo di utilizzare i denari pubblici, con la crisi economica e la mai finita emergenza abitativa.

 Nonostante tutto, come occupanti delle Case di Plastica abbiamo saputo dimostrare che la lotta paga. Non solo le nostre famiglie escono dalla precarietà abitativa, ma nel frattempo la stragrande maggioranza di noi è riuscita a regolarizzarsi, ottenendo i permessi di soggiorno, anche grazie al lavoro dello sportello migranti di ActionMilano.

Nel 2007 abbiamo fondato l’Associazione Para Todos Todo, ribadendo un impegno comune verso la conquista dei diritti di tutte e di tutti. In questa veste continueremo a fare pressioni su Aler e sui comuni, affinché si prendano la propria responsabilità nel fornire un’analoga soluzione alle necessità abitative di centinaia di famiglie che sono in lotta per il diritto alla casa: per questo chiediamo con forza una sanatoria per tutti gli occupanti, che rischiano di finire in strada a causa del patto scellerato tra Aler, Prefettura e Comune di Milano.

Come famiglie dell’Associazione Para Todos Todo, da oggi abiteremo nelle nuove  case che ci hanno assegnato, con un contratto d'affitto, come abbiamo semre richiesto. Case che ci siamo conquistati, per la nostra vita e per il futuro dei nostri figli, molti dei quali sono nati in questi ultimi anni di vita degna nelle Case di Plastica. Mentre c’è chi ci ha bollato come clandestini e abusivi, mentre dilaga da anni il razzismo governativo, siamo fieri di portare la nostra lotta come esempio a tutte le sorelle e i fratelli migranti, e a tutti gli abitanti minacciati di sgombero da Aler e Prefettura. Con loro, e con chiunque vorrà unirsi a noi, festeggeremo presto questa importante vittoria.

 Casa per tutti, diritti per tutti!

 ¡PARA TODOS TODO!

 Associazione Para Todos Todo – Case di via Catania 126