Catalunya - Paghiamo il debito con la marijuana

Con un referendum cittadino il piccolo paese della Catalogna scegli di coltivare cannabis per fare fronte alla crisi e al debito delle casse comunali

12 / 4 / 2012

Gli abitanti di Rasquera (Tarragona) sono andati alle urne per svolgere un referendum vincolante nel quale hanno deciso con il 56% dei favorevoli di piantare cannabis in larga scala. La scelta nasce dalla proposta del sindaco di sanare i conti del Comune, tra i più indebitati della Catalogna, cedendo alla Asociación Barcelonesa Canábica de Autoconsumo (ABCDA), un club di fumatori con finalità ludiche e terapeutiche, un terreno per la coltivazione con finalità di autoconsumo. Il comune ha debiti per 1 milone e seicentomila euro e la costituzione di due società per la gestione dei campi porterebbe anche una quaratina di posti di lavoro; la sola convensione porterebbe nelle casse comunali 700mila euro.

Il piccolo paese è stato al centro dell'attenzione mediatica. Sono arrivate troupe da tutto il mondo per vedere cosa avrebbero risposto i cittadini chiamati alla consultazione alla domanda: “Sei d'accordo con il Piano Anticrisi 2012 approvato dal Municipo di Rasquera nella sessione plenaria del 29 febbraio.

Da un lato c'è chi vede nella possibilità di coltivare la marijuana quolcosa che può creare problemi, altri invece credono che possa essere un'opzione per uscire dalla crisi. La vittoria dei si alla consultzione ha premito quest'ultima scelta.

Per la coltivazione è stata individuata un'area a 5 chiometri dal paese di 7 ettari e mezzo.

Non si è fatta attendere la presa di posizione del Governo Catalano, guidato da una colaizione di centro destra, che si immediatamente detto contrario alla scelta del piccolo municipio diffidando l'amministrazione dal proseguire . 

Il Sindaco a dichiarato che la scelta non riguarda esclusivamente la cannabis per uso "stupefacente" ma anche solo la produzione e la commercializzazione di semi o canapa da produzione.

La legge spagnola non punisce la produzione per l'autoconsumo e la scelta degli abitanti di Rasquera potrebbe aprire la strada a un nuovo processo di lotta e pratica contro la crisi e per la legalizzazione " sottraendo alle narcomafie un mercato e introiti che le amministrazioni potrebbero mettere a disposizione  dei cittadini"

il sindaco di Rasquera commenta il risultato del referendum