Dal Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Rete Commons, la mobilitazione per la chiusura della discarica

Chiaiano - Appello per la manifestazione del 8 ottobre

26 / 9 / 2011

In oltre 3 anni e mezzo di lotte non abbiamo mai smesso di unire, alla nostra radicalità, alla nostra convinta affermazione della necessità di un piano alternativo dei rifiuti, alla nostra tendenza a costruire reti nei movimenti sociali a Napoli e nel paese, la conferma costante delle nostre ragioni.

Così è stato quando denunciavamo che la discarica non andava aperta. Così quando dicevamo che vi erano 10 mila tonnellate di amianto. Così quando dicevamo con il supporto dei tecnici vicini ai movimenti che l’argilla utilizzata era di scarsa qualità. Così quando in questi lunghi anni insieme a tutte le reti ed i comitati che si sono battuti e si battono contro discariche ed inceneritori, abbiamo affermato il piano alternativo dei rifiuti fondato su differenziata e trattamento a freddo. Così quando abbiamo richiesto il registro regionale dei tumori, forti dei terribili dati delle Asl territoriali sull’aumento delle neoplasie.
In questi ultimi mesi grazie ad un ciclo di mobilitazioni territoriali che possiamo definire nuovo abbiamo combattuto per la chiusura della discarica di Cava del Poligono e per impedire che nuove discariche si aprano nell’area Nord ed in tutta la città di Napoli difendendo la strada del piano alternativo, che dopo anni di lotte, finalmente anche la nuova amministrazione comunale di Napoli ha deciso di intraprendere.
Un ciclo nuovo perchè la composizione della nostra comunità resistente è cambiata, vedendo un nuovo protagonismo di cittadini e cittadine del territorio ed una rinnovata determinazione da parte di chi in questi anni ha compiuto un percorso sociale e politico che ha permesso che la vicenda di Chiaiano si sia intrecciata con altre comunità resistenti.
Un ciclo nuovo anche perchè il contesto è cambiato. Le manifestazioni di luglio hanno contribuito alla presa di posizione del Comune di Napoli che si è opposto con forza all’ipotesi di nuove discariche a Chiaiano ed anche nei comuni limitrofi.
Oggi quella data del giugno 2011 data dalla Provincia di Napoli e dalla società SapNa per la chiusura della discarica possiamo considerarla una promessa vuota. Ci troviamo davanti ad un irritante quanto farsesco atteggiamento della Provincia di Napoli che sostiene che a Chiaiano ci potrebbero entrare altre 150 mila tonnellate di rifiuti. Una vera follia se pensiamo che proprio a causa del cattivo funzionamento della discarica, esplodono pozzi di percolato, come l’episodio che abbiamo visto con i nostri occhi il 28 luglio scorso, e che abbiamo raccontato alla Procura della Repubblica che sta indagando sulla discarica.
La constatazione delle nostre ragioni per dare più forza alla nostra lotta, come detto, è sempre stata una nostra costante. Abbiamo ritrovato gli atti ufficiali in cui la Provincia di Napoli e la Regione Campania definiscono in 50 mila tonnellate la capienza della discarica già a febbraio 2011. E’ evidente che Cesaro e Caldoro ci stanno prendendo in giro.
Siamo certi che le indagini in corso ed il parziale sequestro della discarica siano esclusivo frutto delle nostre mobilitazioni, visto che proprio sulla vicenda di Chiaiano dalla gestione Bertolaso in poi si sono intrecciati gli interessi dei poteri forti compreso quello di una magistratura che troppe volte si è voltata dall’altra parte su ciò che avveniva in discarica mentre è stata sempre attenta a mandare in galera ed a processo chi si è battuto contro di essa.
Pensiamo che il tempo delle chiacchiere e delle promesse sia ormai finito. Per questo l’Assemblea popolare del Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e la Rete Commons hanno deciso di convocare per Sabato 8 Ottobre una manifestazione cittadina per la chiusura della discarica di Chiaiano.Siamo stanchi di sentire blaterare tecnici e politici su quanta monnezza possa ancora entrare nella discarica. Pensiamo che sono la mobilitazione popolare possa portare alla chiusura della discarica. Per questo facciamo appello ai movimenti, ai comitati che si battono per un piano alternativo dei rifiuti, alle comunità resistenti che lottano contro discariche ed inceneritori, ed a tutti quelli che lottano contro la crisi economica, ad essere con noi in piazza l’8 ottobre a Chiaiano.
Davanti ad una manovra economica che distrugge i diritti e salva i profitti solo dei ricchi e dei poteri forti, pensiamo che il nostro territorio non possa ulteriormente essere vittima di scempio. Uno degli aspetti dell’impatto della crisi è senza dubbio quello del saccheggio dei territorio. Il processo di impoverimento generale passa anche attraverso la dequalificazione dei territori ed il peggioramento ulteriore delle condizioni di vita che si somma al peggioramento delle condizioni economiche.
L’8 ottobre chiederemo di arrivare fino ai cancelli della discarica per chiudere simbolicamente il sito. Non accetteremo nessun divieto da parte di chi in questi anni si è reso compliche dei devastatori ed ha assunto il rulo di guardiano degli affari sporchi. La settimana successiva saremo a Roma alla manifestazione contro la crisi nella giornata di mobilitazione europea degli indignati aderendo all’appello di Uniti contro la crisi per l’alternativa, perchè la difesa della salute e dell’ambiente è uno degli aspetti centrali della costruzione di un modello alternativo di società contro crisi ed austerità.

Sabato 8 Ottobre 2011
Manifestazione cittadina per la chiusura della discarica di Chiaiano

Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano
Rete Commons !

Per adesioni : [email protected]