Chioggia - No al Nucleare

Contestata Enel e Confindustria

19 / 5 / 2010

Più di un centinaio di manifestanti si sono dati appuntamento  a Mestre (Venezia) dove nelle sale di Confindustria si svolgeva un incontro tra aziende ed Enel per spartirsi la torta del nucleare in Veneto.

30 miliardi di euro è il prezzo per svendere il territorio veneto.

“ La voce dei cittadini è sempre l’ultima ad essere ascoltata – denuncia Rocco Perini della Rete contro il nucleare – Se il decreto legislativo del 15 febbraio dovesse concretizzarsi,il referendum contro il nucleare verrebbe stracciato. La Lega rivendica il ruolo dei veneti ma il neo governatore Zaia, non si è più espresso sul nucleare”

Anche se ancora resta l’incognita dei luoghi dove sorgeranno gli otto reattori, l’ipotesi di Chioggia o del Polesine come sito possibile, ha suscitato reazioni immediate. Il ritorno al nucleare in Italia non è solamente un problema dei territori che ospiteranno le centrali, ma un problema di tutti.

Proprio per questo la rete contro il nucleare ha già in programma per giugno una sorta di “ No Nuclear Day”. Con l'approvazione del decreto legislativo del 15.02.2010 da parte del governo che fissa i criteri per l'attuazione del piano energetico si concretizza sempre più il rischio di una fase senza ritorno del riaffermarsi del nucleare in Italia.

Riappare, in tutta la sua cupezza, quella che nel secolo scorso si è dimostrata la scelta energetica più antieconomica, pericolosa e nociva tanto per i territori che la ospitano quanto per le loro popolazioni.

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