da NewsRimini del 6 feb. 2010

Comitato Primo Marzo Rimini: anche nel riminese ci sono problemi d'integrazione

Nonostante la pioggia i ragazzi del Comitato Primo Marzo di Rimini hanno allestito sotto i portici vicino a Piazza Cavour un banchetto informativo sulle iniziative in programma. Il Comitato è nato, anche a livello locale, dopo i fatti di Rosarno.

7 / 2 / 2010

RIMINI | 06 febbraio 2010 | Stranieri non dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima di razzismo che avvelena l'Italia. Questa la frase utilizzata dal Comitato Primo Marzo di Rimini per invitare tutti i cittadini a partecipare alla mobilitazione in programma proprio per il primo giorno del prossimo mese. A contraddistinguere l'impegno un fiocco giallo. Una manifestazione pensata a livello nazionale dopo gli scontri di Rosarno tra immigrati e residenti che vuole denunciare il clima diffuso di razzismo ed alcune normative che il comitato definisce lesive degli immigrati. Problematiche nazionali ed europee che si possono declinare anche a livello locale.

"Quello che si respira - dice Manila Ricci, comitato Primo Marzo Rimini - è un grosso distaco tra il senso comune di appartenenza alla comunità riminese rispetto allo svantaggio che i migranti hanno comunque in partenza. Si manifesta infatti anche una problematica relativa all'integrazione: molti sportelli per migranti a Rimini sono stati chiusi e la stessa Casa della Pace è sotto sfratto. Poi ci sono problemi legati ad un approccio, a nostro avviso troppo repressivo, dell'amministrazione comunale. Il riferimento è al mercatino dell'est nell'area Settebello e al commercio ambulante."
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