Comunicato solidarietà ADL Cobas E.R. e Lavoratori Artoni Cesena

25 / 2 / 2014

  

Questa mattina all’alba il reparto mobile della polizia e dei carabinieri è intervenuto in forza per sgomberare il blocco dei lavoratori davanti al magazzino Artoni a Padova.

I lavoratori e delegati ADL Cobas hanno resistito per salvaguardare il blocco ai cancelli che prosegue dal dicembre 2013, da quando è iniziata la vertenza per salvaguardare i posti di lavoro dai licenziamenti e dai ricatti padronali imposti da Artoni.

Un blocco quello di Padova ed una lotta quella contro Artoni che ci ha visto tutti protagonisti e che ci parla immediatamente della necessità di rompere quei dispositivi di comando nel mondo del lavoro che con il ricatto della disoccupazione e del legame servilistico fra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, vogliono arrestare il conflitto sociale e permettere/imporre nuove riforme del lavoro.

Riforme del lavoro che in nome della crescita e di una cultura lavorista trasversale ai padroni, ai sindacati confederali e al sistema mafioso delle cooperative, porterà ad una drastica riduzione dei diritti nel mondo del lavoro e l’introduzione di nuove forme contrattuali e di ammortizzatori sociali che renderanno la precarietà, la povertà e il Lavoro Gravemente Sfruttato un’orizzonte comune per tutti e tutte.

L’alba del nuovo governo Renzi con il neo ministro del Lavoro e del Welfare, Giuliano Poletti (presidente nazionale Legacoop), ci mostra allora proprio a Padova come, nella fase attuale e nel prossimo futuro, verranno affrontate dallo Stato le problematiche materiali e sociali nate nella crisi ed imposte dal capitalismo finanziario e dalle lobby economiche che – soprattutto in Emilia Romagna – rappresentano oggi un monopolio fortissimo sui diritti dei lavoratori e sulla società tutta.

Esprimiamo pertanto una solidarietà attiva e non di circostanza ai nostri fratelli caricati a Padova e ai due lavoratori feriti trasportati in ospedale proclamando fin da oggi lo stato di agitazione all’interno del magazzino Artoni di Cesena.

Metteremo in campo tutte le iniziative che si renderanno necessarie per difendere la dignità, i diritti e la democrazia sindacale nei magazzini della logistica e non solo.

Porteremo la nostra rabbia degna nella grande giornata di lotta del 1 marzo europeo che ci vedrà in tanti e tante protagonisti attivi nella costruzione di una nuova cittadinanza in Europa.

Reddito, Diritti e Dignità!

SIAMO TUTTI E TUTTE LAVORATORI DELL’ARTONI!

LA VOSTRA LOTTA E’ ANCHE LA NOSTRA!

ADL Cobas Emilia Romagna – Lavoratori ARTONI Cesena


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