Continua nelle Marche la mobilitazione di protesta contro la
pirateria della marina militare israeliana, che all’alba del 31 maggio
ha assaltato le navi della Freedom Flotilla, cariche di civili e aiuti
umanitari, dirette verso la Striscia di Gaza per rompere l'embargo e
portare aiuti e solidarietà. L'attacco ha provocato una strage tra gli
internazionali, decine di feriti e il sequestro degli attivisti.
Dopo il presidio a Pesaro la sera stessa del 31 maggio, oltre 150 persone si sono radunate martedì 1 giugno ad Ancona, in piazza Roma, mobilitate dall'Ambasciata dei Diritti e da Ya Basta!, da parte della rete Campagna Palestina Solidarietà Marche e dal Comitato anconetano per la pace. Presente anche una nutrita rappresentanza della comunità islamica di Ancona.
Ad Ascoli, nonostante la pioggia, giovedì 3 una quarantina di persone hanno fatto un presidio di protesta davanti alla Prefettura per denunciare le costanti violazioni del diritto internazinale da parte di Israele.
Dopo il presidio a Pesaro la sera stessa del 31 maggio, oltre 150 persone si sono radunate martedì 1 giugno ad Ancona, in piazza Roma, mobilitate dall'Ambasciata dei Diritti e da Ya Basta!, da parte della rete Campagna Palestina Solidarietà Marche e dal Comitato anconetano per la pace. Presente anche una nutrita rappresentanza della comunità islamica di Ancona.
Ad Ascoli, nonostante la pioggia, giovedì 3 una quarantina di persone hanno fatto un presidio di protesta davanti alla Prefettura per denunciare le costanti violazioni del diritto internazinale da parte di Israele.
In entrambe le iniziative si è rilanciato l'appello palestinese al
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni su Israele come mezzo
nonviolento di pressione affinché Israele risponda dei suoi illeciti
internazionali e rispetti i diritti fondamentali del popolo palestinese.