Sono impietosi per la nostra regione i dati dell'Osservatorio nazionale
sui consumi del suolo, che ha realizzato un report sulla
cementificazione italiana (al momento comprende però una visione
generale limitata a tre regioni, le sole che sono riuscite a fornire
tutte le informazioni necessarie: Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli
Venezia Giulia) dal quale emerge un preoccupante aumento
dell'urbanizzazione del territorio: negli ultimi anni le aree coinvolte
in questo processo sono cresciute alla media di otto ettari al giorno
nelle province emiliano-romagnole.
Non va meglio per quanto riguarda le aree vincolate, zone nelle quali
il territorio è tutelato a livello statale, dal momento che la
classifica vede la regione al terzultimo posto con il 34,2% del
territorio e denota l'assenza di un accordo quadro con il ministero dei
Beni culturali per la salvaguardia del paesaggio: solo la Sicilia
(31,2%) e la Puglia (18,8%) hanno saputo fare peggio; percentuali ben
lontane dai livelli di eccellenza del Trentino Alto Adige (96%), della
Liguria (92%) e della Val d'Aosta (87,7%).
Il cemento avanza senza sosta anche a Reggio: per realizzare strade,
edifici e infrastrutture la provincia ha registrato il ritmo di
costruzione più alto in assoluto, con 12,5 metri quadrati di
urbanizzazione supplementare per abitante ogni anno, seguita da Parma
(9,3 metri quadrati per abitante), Modena (8,3) e Ferrara (7). Simile
situazione anche per l'effettivo consumo di suolo dove primeggia
Bologna con 1,6 ettari al giorno, seguita a ruota proprio da Reggio,
appaiata con Modena a quota 1,5 ettari al giorno davanti a Parma (1
ettaro al giorno).
tratto da www.reggio24ore.com
Consumo del suolo, Reggio capitale italiana del cemento
5 / 1 / 2010