Comizio leghista con annessa contro-manifestazione nella serata di ieri, domenica 19 maggio, a Firenze.
Pic di Negin Bank
Dopo l'exploit degli striscioni anti-Salvini, dopo le contestazioni di Napoli e Milano, ancora una giornata di assedio contro il ministro degli Interni, in veste di campagna elettorale per il candidato fiorentino di centro destra Ubaldo Bocci.
Se da una parte la Lega stava già pregustando la vittoria elettorale alle comunali del capoluogo toscano, dall'altra non ha fatto i conti, ancora una volta, con le migliaia di persone - cinque mila secondo la pagina di informazione di movimento Firenze dal Basso - che si sono radunate in piazza Repubblica per protestare contro le attuali politiche del Governo.
Una piazza dei movimenti molto nutrita e compatta che per diverse volte tentato di forzare l'accesso a Piazza Strozzi ed è stata a più riprese respinta dalla polizia. Dopo le due cariche di alleggerimento iniziali la polizia è intervenuta nuovamente per respingere un tentativo di sfondamento.
Firenze, ieri, ha risposto in maniera determinata alla propaganda oscena fatta sui cadaveri dei migranti morti nel Mare Mediterraneo, ancora una volta chi sta animando le piazze contestatrici ha ribadito di non voler lasciare nessuno spazio al razzismo e all'odio.
Striscioni rimossi dai balconi, telefonini sequestrati, comizi blindati da una parta, dall'altra Salvini che viene contestato da nord a sud. E non sembra ci sia intenzione di fermarsi.