Contro crisi e austerity, contro la Merkel e la Troika, Blockupy goes europe.

Oltre cinquecento partecipanti alla European action conference di Blockupy a Francoforte. Un maggio di azioni decentrate di lotta in tutta Europa e la coalizione diventa davvero “transnazionale”

28 / 11 / 2013



Obiettivo delle iniziative di Blockupy nel prossimo anno 2014 sarà l'apertura dell’Eurotower, il nuovo enorme grattacielo, costato quasi due miliardi di euro, sede della Banca Centrale Europea a Francoforte sul Meno. Questo è stata una della principali decisioni assunte durante lo scorso fine settimana da più di cinquecento partecipanti alla European action conference di Blockupy.

E per la prima volta nella storia della coalizione, che nel maggio giugno scorsi è riuscita a paralizzare per un’intera giornata le attività del distretto centrale della capitale finanziaria d’Europa, si è trattato di un’adesione davvero “pan-europea”, con circa un centinaio di attiviste e attivisti provenienti da quindici paesi del continente e dell’area mediterranea, dall’Irlanda alla Grecia, da Spagna e Portogallo a Turchia e Kurdistan, dall’Olanda e il Belgio all’Italia, fino a tutto l’Est europeo.

“L’inaugurazione della BCE, prevista per l'autunno 2014, viene presentata come un 'grande evento', con la presenza dei principali leader. Non preoccupatevi, questo ‘evento’ ci sarà. Invitiamo infatti tutti coloro che si oppongono, in Europa e oltre, alle politiche di austerityad essere presenti in quell’occasione a Francoforte . Non sarà affatto una cerimonia d’apertura indisturbata” ha detto, nella conferenza stampa conclusiva, Christian Linden . Se la data dell’inaugurazione non è ancora stata fissata la coalizione Blockupy prevede di mobilitare per il "Giorno X", dispiegando efficaci azioni di disobbedienza civile, secondo la metodologia utilizzata, come è noto tra gli altri, dal movimento contro i trasporti nucleari anti-Castor.

"La nostra è una lotta che si articola lungo tre assi, per la democrazia, la solidarietà e i beni comuni ed è anche diretta esplicitamente contro una destra populista Euro-critica" ha aggiunto Hanno Bruchmann. Oltre alle proteste contro l'apertura della BCE, ci saranno giornate di azione decentrate in tutta Europa nel prossimo maggio 2014, alla vigilia del voto per il rinnovo del Parlamento, in cui produrre iniziative locali di lotta contro la politica europea di gestione della crisi, individuando le responsabilità nella governance neoliberista e antidemocratica della Troika e nei governi nazionali che, a partire da quello tedesco di Grosse Koalition della cancelliera Merkel, ne orientano e condizionano le scelte.

"Stiamo creando una struttura di coordinamento per la pianificazione di azioni decentrate e comuni. Questo apre effettivamente il processo di Blockupy alla prospettiva della costruzione di un vero e proprio movimento transnazionale, e quindi conferisce una nuova qualità alla sua azione per il cambiamento" ha detto Neva Cocchi di meltingpot.org (Italia) a conclusione della conferenza.

Non solo i tre giorni di confronto all’Università di Francoforte hanno visto un’effettiva partecipazione internazionale, ma la conferenza di Blockupy è stata una delle tappe di un percorso che ha visto, nell’autunno di quest’anno, diversi momenti di confronto tra movimenti, reti e organizzazioni europei, a Barcellona, Amsterdam, Bruxelles e Roma. E non solo: oltre alla specifica discussione della campagna Blockupy per il 2014, ha offerto alle e ai partecipanti l'opportunità di condividere le loro esperienze e le loro proposte d’iniziativa su diversi terreni, dalle lotte di migranti e rifugiati contro la Fortezza Europa (con la giornata del 18 dicembre e l’invito alla Carta di Lampedusa), alle battaglie contro la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali, inutili e speculativi, e la distruzione di ambiente e salute, sintetizzata dalla formula del “biocidio”; dalle lotte sul terreno della conoscenza e della formazione, al conflitto per strappare reddito, casa e servizi sociali e sanitari alla rendita e al debito, con la pratica di una resistenza sempre più “disobbediente” alle politiche della Troika.

Ed ecco un primo bilancio da parte degli attivisti di Globalproject che hanno partecipato:

Conferenza di Blockupy - Interviste

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