"Contro il caro vita, per la dignità: è tempo di rimetterci in marcia!". Sabato 4 dicembre manifestazione regionale sabato a Padova

Appuntamento alle 14,30 al Piazzale della stazione FS

26 / 11 / 2021

L’appello di Adl Cobas, aperto a tutte le realtà sociali del Veneto, per una manifestazione regionale “contro il caro vita”, che sarà sabato 4 dicembre a Padova, con appuntamento alle 14,30 al Piazzale della stazione FS.

Per il 4 dicembre è stata proclamata una giornata di mobilitazione nazionale da un insieme di sigle
del sindacalismo di base e conflittuale alla quale come Adl Cobas abbiamo aderito.

Se qualcun* si aspettava che dopo la pandemia avremmo visto migliorare le politiche sociali nel nostro paese si è dovuto presto ricredere. Nella realtà stiamo vedendo una vera e propria speculazione operata dall’alto contro tutti noi fatta passare come una sequela di “necessarie contromisure per affrontare la crisi”.

La speculazione finanziaria a livello internazionale sta provocando l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che viene scaricato su tutti noi in termini di rincaro del costo della vita: aumentano le bollette, i carburanti, i generi alimentari e tutto il resto. Così, mentre il potere d’acquisto dei salari diminuisce, il governo di unità nazionale a guida Draghi ha sbloccato i licenziamenti, non ha fatto nulla per limitare la precarietà dei contratti di lavoro e si appresta a tagliare le pensioni ed il reddito di cittadinanza che, per quanto limitato ed insufficiente, ha almeno in parte aiutato tante persone ad uscire dalla povertà assoluta ed a poter rifiutare i ricatti degli sfruttatori più incalliti.

Nulla è stato fatto per incidere sulla vergognosa disparità di trattamento di genere in cui le donne hanno sempre stipendi inferiori a quelli dei colleghi maschi. Il ministro Cingolani è addirittura riuscito a dire che se le bollette aumentano la colpa è di chi vuole la transizione ecologica, come se l’emergenza climatica fosse una barzelletta, ma in realtà dicendo che noi dobbiamo pagare al posto di chi si è immensamente arricchito provocando la crisi climatica inquinando e devastando il pianeta. Emergenza climatica che, oltretutto, stiamo già pagando con disastri come quelli che hanno colpito Venezia, la provincia di Belluno, Mira e recentemente la Sicilia, solo per fare qualche esempio, ed in termini di vivibilità delle nostre città, soffocate dall’inquinamento e dal cemento.

A fronte di tutto questo è il momento di rimetterci in marcia, contro sfruttatori e speculatori, contro il caro vita e per il diritto ad una vita degna.

È evidente che non possiamo fidarci di chi ci governa e che ci impoverisce, ci ammala senza darci strumenti per curarci e ci avvelena. Dobbiamo pretendere che la crisi sia pagata da quell’1% che si è arricchito e si arricchisce sempre di più, e che vuole che l’uscita dalla pandemia mantenga i loro privilegi intatti.

E’ necessario rimettere al centro la cura della comunità e della collettività, in contrapposizione al dilagante individualismo. E’ necessario dire che non può esistere uscita dalla pandemia senza un miglioramento delle condizioni di vita di tutte e tutti, in termini economici, di diritti civili e sociali ed in termini ambientali.

Contro il caro vita.
Per una vita dignitosa per tutti e tutte.
Per la sanità, l’educazione, i trasporti, servizi sociali pubblici gratuiti ed universali.
Per il diritto alla casa, ad un reddito dignitoso e ad una vita degna per tutt*.