Contro il Tav di Afragola, cariche alla Stazione Centrale

Blitz - questa mattina - di cittadini e attivisti dei comitati campani in difesa per l'ambiente

6 / 6 / 2017

Fermiamo le camorre ad alta velocità! Questo lo striscione di apertura dei manifestanti accorsi l'inaugurazione - in un contesto blindato - della stazione dell'Alta Velocità di Afragola, in provincia di Napoli.

La risposta? Manganelli, identificazioni, fermi. 

Stamattina è entrato in scena il solito teatrino, un encomio - ancora una volta alle grandi opere - con una passerella in grande stile che ha coinvolto il premier Gentiloni, il Ministro Del Rio, il presidente della Regione De Luca: tutti tranne i cittadini, ai quali ancora non è chiaro il destino del proprio territorio. 

Certo è che la TAV di Afragola meriterebbe tutto tranne che una kermesse. Troppe le ambiguità sulla direzione dei lavori, sulla proprietà dei terreni, i procedimenti di sequestro del 2014 e l'intervento di Antonio Moccia, figlio del boss Gennaro Moccia, per impedirlo. Di pochi giorni fa l'esecuzione di Salvatore Caputo, pezzo da novanta dell'imprenditoria locale e vittima eccellente del sistema di potere che stava provando a mettere le mani sulla gestione dei lavori di contorno alla TAV. 

In tutto questo dalle istituzioni arriva la sola e costante negazione di ogni interesse camorristico nella grande opera che è stata inaugurata. Del resto l'amministrazione regionale ha abituato da tempo la Campania alla prassi di negare l'evidenza come unica strategia politica: emanare un Piano Ecoballe che prevede discariche e dire che non è vero; alterare in modo fazioso le interpretazioni sui dati del Registro Tumori in Campania e negare il disastro ambientale; inaugurare una Grande Opera nel pieno di una guerra di camorra in cui ci si gioca il bottino e negare tutto.

Alla luce delle recenti correlazioni tra la costruzione della stazione e la camorra diversi cittadini hanno provato ad opporsi, trovandosi però davanti le forze dell'ordine - che in nome del mantenimento dell'ordine pubblico - si sono accaniti contro i manifestanti respingendoli fuori dalla stazione con la forza: spintoni, cellulari strappati e manganelli

In questo quadro di ambiguità in odore di camorra attaccare i cittadini, che vogliono vederci chiaro, con violenza è ancora più grave.