Dal nord est per partecipare alla manifestazione di parma "Game over inceneritori"

12 / 6 / 2013

Game Over Inceneritori

Per salvaguardia dei beni comuni e la chiusura degli inceneritori

Tutti a Parma il 15 giugno 2013 alle ore 15 in piazza Garibaldi

Per partecipare dal Nordest :

partenza corriera ore 11.00 davanti allo Sherwood Festival - Padova

Per info:

[email protected]

facebook: comitato lasciateci respirare padova

La manifestazione a Parma unisce il NO all’inceneritore per dire SI alla strategia Rifiuti Zero, per ridisegnare il ciclo delle risorse e mettere in pratica un nuovo modo di intendere i rifiuti.

Crediamo che l’inceneritore di Parma rappresenti la condizione di un Paese intero, stretto nella morsa del ricatto tra lavoro e salute, tra profitto ed inquinamento, tra la vecchia e collusa politica d’interessi e il benessere collettivo.

L’emergenza rifiuti e la proliferazione di impianti mortiferi come inceneritori, gassificatori e discariche su tutto il territorio attestano l’insostenibilità di un modello di sviluppo che fa del saccheggio di diritti e risorse il suo paradigma costituente. Impianti che celano un vero e proprio attentato alla democrazia, escludendo di fatto le comunità locali dai processi decisionali che interessano i propri territori, e creando quelle lacerazioni nel tessuto socio-economico, sede di incubazione per speculazioni ambientali ed ecomafie.

La vittoria del referendum sull'acqua ha unito alla necessità di bloccare la privatizzazione dell'acqua, la volontà di uscire dalla logica della semplice ripubblicizzazione acritica della gestione, verso una prospettiva che sappia andare oltre il pubblico e il privato.

Per farlo è assolutamente necessario costruire percorsi territoriali nei quali rivendicare una gestione locale dei servizi, dove le comunità possano incidere su alcune questioni fondamentali come: la proprietà, la gestione, il governo dei servizi nel loro complesso.

Anche a Padova invece in questi anni abbiamo assistito ad una escalation nella logica della privatizzazione, fino ad arrivare all'attuale realtà della cessione di Acegas-APS SpA, società quotata in borsa, alla multiutility bolognese Hera che comanda sui nostri servizi idrici e dei rifiuti. Gli obiettivi che dovrebbero essere: servizi migliori e a basso costo, attenzione ai territori in cui opera, miglioramento dell'ambiente sono invece sacrificati alla remunerazione degli azionisti con un continuo aumento dei ricavi, anche se contemporaneamente cresce l'indebitamento verso le banche.

Esemplare è la gestione del ciclo dei rifiuti e dell'inceneritore di Camin che viene gestito come un'impresa industriale per far guadagnare sempre di più gli azionisti contro gli interessi dei cittadini.

Un inceneritore, anche se non supera i limiti imposti di legge (come del resto viene ora promesso per quello di Parma), non è certo un'opera salubre: comunque immette nell'ambiente sostanze nocive per la salute, che si accumulano via via nell'ambiente ed entrano nel ciclo degli alimenti depositandosi nell'organismo umano.

Del resto l'inceneritore ha bisogno di “combustibile” per funzionare a regime e quindi quando i rifiuti del bacino di utenza si riducono per merito dei comportamenti virtuosi dei cittadini (raccolta differenziata, riduzione dei consumi superflui, riuso, riciclo dei materiali, sempre maggiore ricorso alle energie rinnovabili) l'inceneritore deve bruciare gasolio o “ trovare altrove i rifiuti”! Non certo venir ridimensionato con la chiusura delle linee 1 e 2, come invece più volte annunciato dai politici locali.

Naturalmente la difesa della salute, la trasparenza dell'informazione e dell'accesso ai dati, la partecipazioni non contano nulla di fronte al fare guadagno. Tutto questo rende ormai non più dilazionabile una inversione della tendenza, per riaffermare che i servizi essenziali sono un bene comune e non una merce da quotare in borsa.

Sempre convinti che l' inceneritore non elimina il problema rifiuti ma li trasforma in nano-particelle e ceneri, per impedire che altri cittadini ne subiscano per anni gli effetti, saremo a Parma sabato 15 giugno con la delegazione dei comitati dal Nord est insieme ai comitati parmensi per bloccare l' avvio di quello che è ormai diventato l' inceneritore emblematico della lotta contro i processi di combustione dei rifiuti in contrapposizione all'opzione “rifiuto zero”.

Comitato lasciateci respirare