Dalla Sardegna vittoria eclatante per tutto il Paese

In coro contro il nucleare: il «sì» vince col 97%

17 / 5 / 2011

I sardi dicono «no» al nucleare. Il 97,64% dei votanti non vuole centrali nucleari. È questo il risultato del referendum consultivo sul nucleare nell'isola. Sopra ogni previsione la percentuale dei votanti: il 59,34%. La Sardegna è l'unica regione che ha avuto la possibilità di esprimersi sul nucleare, due mesi dopo il disastro di Fukushima. Di seguito il comunicato del comitato nazionale vota Sì per fermare il nucleare.

“Il ‘no’ al nucleare ha stravinto. Un segnale chiaro a chi pensa che gli italiani si faranno prendere per il naso. Dalla Sardegna arriva una vittoria eclatante, e non solo per i cittadini dell’isola. Ogni italiano voterebbe allo stesso modo. Il Parlamento nazionale, che domani si appresta a decidere sul finto stop al nucleare proposto dal governo, ne prenda atto”. Le oltre 80 associazioni del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ esultano all’esito del referendum consultivo: “Un risultato eclatante vista la scarsissima presa degli ultimi referendum. E tanto più forte perché arriva dopo mesi di disinformazione e boicottaggio sul nucleare”.

Il comitato sottolinea la portata del voto: “In Sardegna il quorum è stato calcolato sul totale degli aventi diritto al voto,circa 1.480.000 persone. Solo il 25% dei quali è stato interessato anche dalle amministrative (93 comuni su 377). Segno che il no degli italiani al nucleare vince anche sui trucchetti come il mancato accorpamento alle amministrative – che ci costa 400 milioni di euro circa – e la disinformazione: dalla moratoria sulle centrali al regolamento Rai approvato con un mese di ritardo fino al finto stop in discussione domani alla Camera”. Proprio ai deputati il le associazioni rivolgono un appello: “Non si prestino alla presa in giro contenuta nel decreto Omnibus: non basta mettere in pausa il nucleare, bisogna cancellarlo e aprire le porte ad un futuro libero da scorie e radiazioni”.