Dicono di noi e noi rispondiamo

Nota del Centro Sociale Rivolta, Laboratorio Climatico Pandora, Laboratorio Occupato Morion e Queer We Go in seguito alla piazza per il diritto all'aborto della settimana scorsa.

6 / 2 / 2023

Dopo la manifestazione di venerdì 3 febbraio, da due giorni leggiamo sui giornali numerose cronache e dichiarazioni che meritano quantomeno una risposta. 

Innanzitutto, ci teniamo a dire che rivendichiamo ogni azione, gesto e parola espresso in quella piazza. Una piazza cittadina che ha sfilato sicura in Piazza Ferretto perché voleva dimostrare una cosa: che non permettiamo che sui corpi delle donne e sulla loro libera scelta venga fatto opinionismo becero, soprattutto se a parlare sono degli uomini etero-cis che pensano alle donne come incubatrici-oggetto. 

Inoltre, spesso in queste dichiarazioni viene giustificata l’espressione di opinioni anti-abortiste sulla base del fatto che la sala sia stata pagata, come se questo desse legittimità a chiunque di esprimere posizioni che calpestano apertamente diritti faticosamente conquistati nel tempo. 

Vogliamo esprimere massima solidarietà alla libreria Mondadori del Centro Candiani che ha deciso con un gesto simbolico di schierarsi per un diritto umano fondamentale come quello all'aborto sicuro e gratuito. Per questo gesto sta subendo un esposizione a dir poco intimidatoria da parte di quello stesso schieramento politico responsabile dell'incontro con Adinolfi. Esponenti della giunta che, al contrario della libreria, devono rispondere alla cittadinanza che dovrebbero rappresentare. È inaccettabile che la libreria non possa esprimersi sulla difesa dell'aborto ma gli antiabortisti abbiano pieno accesso al centro culturale cittadino ed estensiva copertura mediatica.

In ultimo, troviamo inaccettabile dover  leggere prese di posizione che trattano le piazze per il diritto di scelta da parte di uomini etero-cis, soprattutto quando a parlare sono dei preti. È inammissibile che venga dato risalto mediatico alle opinioni dei preti, del Patriarcato, della Chiesa in materia d'aborto, di scelta e di autodeterminazione. Questo è la base minima per uno stato laico, contro le derive del fondamentalismo religioso che siamo sempre molto bravi a riconoscere quando vige in qualche altro paese, per qualche altra religione, possibilmente non occidentale. 

Questo è il sistema contro cui ancora dobbiamo lottare per avere anche semplicemente spazio di parola su decisioni che ci riguardano direttamente. 

I nostri corpi non sono materia di opinione, chi decide siamo noi.

** Pic Sherwood Foto