Diritti Senza Confini risponde alle provocazioni della Questura

14 / 12 / 2017

L'afflusso dei manifestanti alla manifestazione di sabato prossimo a Roma «sarà disciplinato dalle forze dell'ordine». Così ieri sera un dispaccio dell’Ansa, che comunicava la decisione della Questura di Roma, su evidente mandato del Ministero dell’Interno, di istituire controlli alle stazioni ferroviarie, nei caselli autostradali e nelle principali vie consolari nei confronti delle tante persone che si recheranno all’appuntamento di piazza della Repubblica. Si tratta di un copione sempre più utilizzato dalla governance securitaria, al fine di costruire un clima di tensione che precede importanti mobilitazioni e restringere la libertà di manifestare attraverso disposizioni coercitive preventive, come accaduto lo scorso 25 marzo a Roma. Quel giorno, in occasione della manifestazione contro il vertice per il sessantennale della nascita dell’Unione Europea, oltre 150 attivisti sono stati letteralmente sequestrati dalle forze dell'ordine e trattenuti per ben otto ore presso la questura di Tor Cervara, non a caso luogo abitualmente destinato all'identificazione dei migranti. Le tantissime realtà promotrici della manifestazione “Fight/Right. Diritti senza confini” rispondono alla provocazione della Questura con una nota stampa, che invita tutte e tutti a partecipare all’evento politico con la massima serenità. Di seguito il testo.

“State sereni” il 16 dicembre percorreremo le vie di Roma con una manifestazione popolare, pacifica e di massa.

La manifestazione nazionale di sabato 16 dicembre a Roma promossa da noi - italiani e stranieri, migranti e profughi che continuano a subire ogni forma di violenza fisica, legislativa, sociale e lavorativa - sarà popolare, pacifica e di massa.

All’allarme lanciato dalla Questura di Roma con ben due note negli ultimi giorni – e prontamente riprese da certa stampa con tono allarmistico - rispondiamo con la seguente nota volta a sottolineare che ogni allarme è assolutamente ingiustificato.

Il 12 dicembre scorso, gli stessi organizzatori di “Diritti Senza Confini” hanno chiesto un incontro urgente al ministro dell’Interno Marco Minniti per aprire un’interlocuzione sui temi in cui si articola la manifestazione. Speriamo con questo di aver posto fine agli allarmismi veicolati dalla campagna di stampa in atto contro i migranti e i profughi, i senza casa, i precari, gli studenti e quanti sono diventati puntualmente oggetto di campagna elettorale.

Il 16 dicembre sarà la giornata degli uomini e delle donne resi “invisibili” dalle norme antisociali che continuano a produrre povertà, disoccupazione, guerra tra persone già impoverite e senza casa. Indipendentemente dalla provenienza geografica. Marceremo insieme per le vie di Roma, lo faremo partendo dai nostri bisogni comuni di dannati delle politiche di austerità, della colonizzazione politica ed economica e delle guerre geopolitiche e della devastazione ambientale in corso in Europa, Africa, Asia e Americhe.

Manifesteremo insieme a centinaia di associazioni laiche e religiose, alle forze sindacali e sociali, per rivendicare:

- la libertà di circolazione e di residenza

- il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari ai profughi a cui non è stata riconosciuta la protezione internazionale

- la regolarizzazione generalizzata dei migranti presenti in Italia

- la solidarietà, l’antirazzismo e la giustizia sociale

- l’abolizione delle leggi repressive (Bossi-Fini, Minniti - Orlando e Dublino III)

- la rottura del vincolo permesso di soggiorno/contratto di lavoro e residenza

- il diritto all'iscrizione anagrafica

- lo smantellamento dei lager e la fine degli accordi di deportazione

- la cancellazione dell'art. 5 della legge Lupi e della legge sulla Sicurezza urbana

- un'accoglienza e un lavoro dignitosi per tutti e tutte

- la fine di qualsiasi forma di ghettizzazione

- spese per i servizi sociali fuori dal patto di stabilità

- il diritto al reddito minimo per tutte e tutti

L'appuntamento è alle ore 14.00 a Piazza Della Repubblica, a seguire il corteo fino a Piazza del Popolo.

Roma, 14 dicembre 2017