Dopo i provvedimenti restrittivi

Dissenso, lotte sociali e legittimità. Assemblea di Movimento 7 Aprile a Marano

Verso una manifestazione del 1°Maggio a Chiaiano

5 / 4 / 2010

Dopo i provvedimenti repressivi che hanno colpito 5 attivisti del Presidio permanente di Chiaiano e Marano, i movimenti sociali della città di Napoli sono chiamati ad una risposta unitaria per rilanciare in avanti le lotte.Misure restrittive, perquisizioni intimidatorie, aggressioni dei  neofascisti amici di Caldoro, ecco oggi con quale quotidianità dobbiamo fare i conti. Se da un lato i drammi sociali della città, dal lavoro alla precarietà, dall’ambiente alla salute restano ancora tutti sul tappeto, dall’altro siamo davanti ad un tentativo di fare piazza pulita di tutti coloro che “disturbano il manovratore”.
Per questo siamo consapevoli di trovarci in una fase, seppur difficile, decisiva per la difesa dell’agibilità politica dei movimenti.La tornata elettorale appena passata ci fornisce un dato nazionale che vede confermate la tendenza delle politiche leghiste.
Razzismo e xenofobia per condire un mix di protezionismo economico e voglia di deregulation. Dall’altro sappiamo bene che la nostra sola possibilità di reggere l’urta ci viene data dalla nostra capacità di mettere radici nei territori ed al tempo stesso essere in grado di rilanciare un’alternativa che viva del protagonismo di quel pezzo di paese che è innanzitutto stanco del malgoverno, della corruzione e dell’arroganza dei partiti delle destre a cui i democratici ammiccano.
Dall’altro, dopo venti anni di governo di centro sinistra, in Campania per le destre si prefigura un eldorado di affari che vede sempre i medesimi protagonisti, Mastella e De Mita ieri con il centro sinistra oggi con il centro destra, ed in mezzo territori da saccheggiare e sanità da imbottire di consulenze facendo lievitare ulteriormente il debito pubblico.
Ma il dato maggiormente evidente, ci sembra quello della legittimità del governo.
Un italiano su tre non è andato a votare, degli altri due uno e mezzo ha votato centro destra e l’altro mezzo centro sinistra.
Questo vuol dire che chi governa la Campania e le altre Regioni lo fa con il 30% del consenso degli elettori, un terzo dei cittadini, mentre la maggior parte o ha rifiutato di scegliere tra blocchi troppo simili oppure ha scelto quello dell’opposizione.Davanti a questo scenario oggettivamente nuovo per il nostro paese la questione della legittimità del governo va di pari passo con la difesa dell’agibilità democratica.
Chi difende il diritto al dissenso? O meglio ancora in che modo si garantisce il diritto al dissenso?
Davanti a questi temi siamo chiamati a misurarci ed allo stesso modo a metterci in discussione per rilanciare in avanti le lotte sociali in tempi di crisi.Per questo pensiamo che i recenti attacchi repressivi ci diano il segnale che rimettersi in movimento è necessario. Su questo chiamiamo a discutere i movimenti della città a Chiaiano e Marano, per lanciare un programma di mobilitazioni per la libertà immediata  per gli attivisti colpiti dalla repressione verso una manifestazione regionale del 1°  Maggio a Chiaiano come punto di rilancio delle lotte, nell’autonomia dei percorsi, ma nella consapevolezza della fase. 

Mercoledi’ 7 Aprile , ore 17:30 

Marano – Sala Consiglio Comunale – Via G.Falcone (pressi stadio Marano)

Assemblea di movimento 

Presidio permanente contro la discarica di Chiaiano e Marano