Due leggi di iniziativa popolare per il veneto

I promotori: "Reddito di cittadinanza e riconverzione ecologica come risposta alternativa alla crisi"

9 / 2 / 2012

Questa mattina, al Municipio di Mestre, il Comitato promotore ha presentato alla stampa due progetti di legge d'iniziativa popolare a livello regionale,"due proposte innovative - ha sottolineato Beppe Caccia - che insieme offrono una risposta alternativa ad una crisi dai pesantissimi effetti sociali anche qui in Veneto, una crisi che è innanzitutto crisi irreversibile di un modello di sviluppo che si è mangiato territorio e ambiente, ed ha schiacciato la vita delle persone."

Per Sandro Sabiucciu "la proposta dell'istituzione su base regionale di un reddito di cittadinanza rappresenta una misura universale di welfare, un nuovo welfare adeguato ai bisogni di migliaia di donne e uomini privi di qualsiasi tutele di fronte alla precarieta' e alla disoccupazione.

  Immaginiamo almeno settecentocinquanta euro al mese per persona, con risorse direttamente recuperate dal bilancio di alcuni carrozzoni regionali." Francesco Miazzi ha illustrato la proposta che "crea per la prima volta un  percorso istituzionale che, coinvolgendo imprese e sindacato, associazioni ambientaliste ed enti locali, incentivi nella pratica la riconversione di industrie e cicli produttivi obsoleti, pericolosi e nocivi, in nuove attivita' ecologicamente sostenibili. Un vero stimolo alla green economy di cui tutti si riempiono la bocca, garantendo occupazione pulita per tutti."

  Gianfranco Bettin ha concluso ricordando come "il reddito di cittadinanza è uno strumento nuovo che puo' offrire sicurezza alle persone e alle comunita', abbandonate all'angoscia di fronte alla crisi. Allo stesso modo è necessaria la governance politico-istituzionale della trasformazione di aree e distretti industriali in direzione di un vero risanamento ambientale, con strumenti e risorse che devono essere estremamente concreti. E urgenti."

  Al Comitato promotore partecipano amministratori locali, esponenti sindacali e politici, attivisti dei movimenti a difesa dei beni comuni di tutto il Veneto, tra cui Beatrice Andreose, Cinzia Bottene, Federico Camporese, Danilo e Roberto Del Bello, Olol Jackson, Renata Mannise e Mario Nalin.

 In attesa delle ultime verifiche formali da parte degli uffici legislativi della Regione, la raccolta firme partira' con iniziative pubbliche in tutto il Veneto ai primi di marzo.

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Conferenza stampa presentazione leggi di iniziativa popolare

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